Mosca, 22 nov. (askanews) - Inaugurazioni da remoto e inaugurazioni dal vivo per il presidente russo Vladimir Putin. Tutte sotto il segno della continuità con il passato sovietico, alla ricerca di una affermazione di grandezza russa, mentre la guerra in Ucraina racconta un'altra storia, con la ritirata da Kherson e la peggiore violenza sul campo.
In collegamento video Putin ha partecipato a una cerimonia per il lancio del rompighiaccio a propulsione nucleare "Yakutia", che il Cremlino ritiene essere tra i più grandi al mondo. Il tutto nel solco del rompighiaccio Lenin, varato 65 anni orsono, e prima unità di superficie a propulsione nucleare al mondo.
"Le navi di un livello così elevato sono di importanza strategica per noi. Sono necessarie per lo studio e lo sviluppo dell'Artico, per garantire una navigazione sicura e sostenibile in questa regione, per aumentare il traffico lungo la rotta del Mare del Nord".
A Mosca invece Putin ha partecipato di persona all'inaugurazione di un monumento al leader della rivoluzione cubana Fidel Castro, morto il 25 novembre 2016. Castro nel racconto di Putin è icona utile del mondo "multipolare" che al leader del Cremlino piace tratteggiare, ma anche interlocutore.
"Nella mia memoria sono rimasti i nostri lunghi colloqui. In particolare il nostro ultimo, nel luglio 2014".
E mentre in molti continuano a paragonare la crisi dei missili di Cuba, con l'attuale contrapposizione Usa-Russia, oggi il Cremlino ha tagliato corto: Putin non è Krushev.