Roma, 16 mag. (askanews) - La Polonia va alle urne per eleggere il prossimo presidente con il primo turno domenica 18 maggio, un voto cruciale per il governo riformista e pro-europeo guidato da Donald Tusk e per la traiettoria che il Paese sceglierà nei prossimi anni. "Sono elezioni fondamentali, non solo per la democrazia in Polonia, ma anche per cercare di fermare la tendenza antidemocratica e populista che sta dilagando in Europa", afferma ad Afp la politologa Materska-Sosnowska.
Il governo Tusk, insediatosi nel 2023, ha promesso di smantellare le riforme giudiziarie introdotte dal precedente esecutivo nazionalista del partito Diritto e Giustizia (PiS), accusate di minare lo stato di diritto. Tuttavia, molte delle iniziative legislative sono state ostacolate dal presidente uscente Andrzej Duda, alleato del PiS, che detiene il potere di veto.
I principali candidati sono Rafal Trzaskowski, di Piattaforma Civica (PO), sindaco di Varsavia favorito nei sondaggi, 53 anni, già sconfitto di misura da Duda nel 2020; Karol Nawrocki - sostenuto dal PiS - storico conservatore di 42 anni e presidente dell'Istituto della Memoria Nazionale, dato secondo nei sondaggi, e Slawomir Mentzen di estrema destra, imprenditore, 38 anni, contrario a una maggiore responsabilità della Polonia nella guerra in Ucraina. "La vittoria di Karol Nawrocki significa in realtà il ritorno dei populisti con rinnovata forza entro due anni al massimo", spiega l'esperta, riferendosi alle prossime elezioni parlamentari.
Un eventuale ballottaggio si terrà il primo giugno. "Al secondo turno, credo che avremo Rafal Trzaskowski, della Coalizione Civica, e Karol Nawrocki, sostenuto da Diritto e Giustizia", conclude.