Roma, 23 lug. (askanews) - "Abbiamo lavorato sulla rimodulazione prevista dal regolamento del Pnrr in maniera sinergica con Palazzo Chigi, con un'unica parola d'ordine: mettere in sicurezza il piano. Il Pnrr è uno strumento innovativo nel contesto dei fondi europei: non prevede semplicemente spesa, ma performance. I fondi si sbloccano solo al raggiungimento dei target previsti dal cronoprogramma. Oggi la settima rata è in fase di erogazione. Ma non tutto ha funzionato come da programma. Il Mase è intervenuto su due settori: l'idrogeno - oltre un miliardo destinato alla conversione dei grandi impianti industriali - e la mobilità sostenibile, in particolare le infrastrutture di ricarica . Così Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR-MASE, intervenuto a Largo Chigi, format tv di The Watcher Post. I bandi hanno avuto esiti disomogenei: boom in area urbana, scarso riscontro in quella extraurbana. Per questo abbiamo messo in sicurezza le risorse con una nuova misura: una sorta di "rottamazione" che preferiamo definire incentivo all'acquisto di veicoli elettrici. Essendo un piano di performance, la spesa si valuta sull'ultimo miglio, anche dopo il 2026: se serve uno switch di risorse per centrare i target, lo facciamo. E la Commissione Ue ci ha dato ragione". Infine, un'osservazione sui numeri: "Oggi colonnine e veicoli elettrici immatricolati rappresentano circa il 10%. Il mercato resta cauto e serve più coordinamento con i Comuni".