Roma, 12 mag. (askanews) - "Siamo solo a maggio e già l'Italia affronta una vera e propria emergenza idrica. È inaccettabile che ad Agrigento, Capitale italiana della Cultura 2025, si ricorra alle autobotti e si registrino interruzioni dell'acqua potabile anche per dieci giorni consecutivi. È assurdo."
Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde e già Ministro dell'Ambiente e dell'Agricoltura, commentando l'aggravarsi della crisi idrica in Sicilia e in altre regioni del Sud.
"La situazione nelle aree già storicamente fragili come Sicilia, Sardegna, Puglia, Calabria e parte della Basilicata è ben nota da decenni, ma il cambiamento climatico ha amplificato il problema, rendendolo nazionale. Oggi l'Italia è colpita da nord a sud, dalle Alpi a Pantelleria, con manifestazioni diverse ma tutte gravi. È indispensabile che il Governo e il Parlamento convochino una sessione straordinaria per affrontare con urgenza questa emergenza strutturale."
Pecoraro Scanio sottolinea la necessità di ascoltare la comunità scientifica e tecnica: "Da anni esperti e associazioni propongono soluzioni: dalla riqualificazione dei grandi invasi, alla creazione di piccoli laghetti, ai progetti promossi dall'Associazione nazionale delle bonifiche. Come Fondazione UniVerde abbiamo lanciato i certificati blu per incentivare una gestione intelligente e sostenibile della risorsa idrica. Ma il Governo resta in grave ritardo."
"Anche i Commissari straordinari nominati vengono spesso ignorati nelle loro proposte. È ora di passare dalle parole ai fatti. Si dichiari subito lo stato di emergenza idrica nazionale e si proceda con interventi immediati, senza perdere altro tempo prezioso. Non possiamo permetterci un altro anno drammatico per l'agricoltura, per le comunità - soprattutto del Centro-Sud - e per gli ecosistemi naturali del nostro Paese."