Berlino, 27 mag. (askanews) - Il ruolo dominante del dollaro statunitense, così come "qualunque cambiamento nell'ordine internazionale che porti a frammentazione in blocchi sarà dannoso per l'economia europea. Ma questi cambiamenti possono anche aprire la porta ad un maggiore ruolo internazionale dell'euro, che può avere implicazioni positive per l'area". Lo ha sostenuto la presidente della Bce, Christine Lagarde intervenendo al Jacques Delors Center a Berlino, sottolineando che un maggior ruolo internazionale dell'euro "consentirebbe agli Stati e alle imprese dell'Unione europea di finanziarsi a costi più bassi, aiutando a sostenere la nostra domanda interna in una fase in cui la domanda esterna sta diventando meno certa".
"Promuovendo un sistema internazionale basato su regole e ancorando il dollaro come valuta di riserva mondiale, gli Stati Uniti hanno creato le condizioni per la prosperità del commercio e l'espansione della finanza. L'ordine globale si è rivelato estremamente vantaggioso per l'Europa, i cui principi liberali fondanti si sono perfettamente allineati ad esso", ha spiegato Lagarde.
"Il cambiamento dello scenario potrebbe aprire le porte a un ruolo più importante dell'euro a livello internazionale", ha sottolineato.
"In primo luogo, consentirebbe ai governi e alle imprese dell'Ue di indebitarsi a costi inferiori, contribuendo a stimolare la nostra domanda interna in un momento in cui la domanda esterna sta diventando meno certa; in secondo luogo, ci isolerebbe dalle fluttuazioni del tasso di cambio poiché più scambi commerciali sarebbero denominati in euro, proteggendo l'Europa da flussi di capitali più volatili e, in terzo luogo, proteggerebbe l'Europa da sanzioni o altre misure coercitive, quindi, in breve, consentirebbe all'Europa di controllare meglio il proprio destino", ha concluso.