Bruxelles, 17 giu. (askanews) - Lavorare con la diplomazia per la de-escalation del conflitto Israele-Iran, e per garantire che l'Iran torni al rispetto degli impegni internazionali e non sviluppi l'arma nucleare; organizzare in modo coordinato l'evacuazione dei cittadini Ue che vogliono lasciare le zone interessate dal conflitto; operare per proteggere la stabilità dei mercati energetici; non lasciar passare in secondo piano l'attenzione per la situazione a Gaza e l'urgenza di arrivare a un cessate il fuoco con la piena ripresa degli aiuti umanitari, né la guerra in Ucraina. Sono, in sintesi, i temi di cui hanno parlato in videoconferenza i ministri degli Esteri dell'Ue, secondo quanto ha riferito a Bruxelles l'Alta Rappresentante per la Politica estera comune dell'Unione, Kaja Kallas.
"Siamo tutti concordi sull'urgente necessità di una de-escalation" ha detto, e sul fatto che "l'Iran non può possedere una bomba nucleare e che la diplomazia è la soluzione per impedirlo".
C'è accordo, ha riferito ancora, sul fatto che "la soluzione diplomatica sia il modo migliore per affrontare il programma nucleare iraniano a lungo termine. E l'Europa è pronta a fare la sua parte".