Khan Yunis, 21 lug. (askanews) - Qui a Gaza ci sono solo "sofferenza, oppressione, fame e morte" dice una donna palestinese dopo aver dato l'addio alla sorella all'ospedale Nasser, uccisa in un attacco israeliano contro un campo per sfollati nell'area di Al-Mawasi, a Ovest di Khan Yunis.
"Sono successe molte cose, tra cui sofferenza, oppressione, fame e morte, e ci aspettavamo che questi massacri si fermassero, o che qualcuno si schierasse con noi e dicesse: 'Siamo con voi' o che qualcuno fermasse questo olocausto - dichiara - ma non c'è stata alcuna azione e oggi abbiamo raggiunto una fase in cui non abbiamo più alcuna aspettativa e non ci aspettiamo più nulla da nessuno, nemmeno dal mondo".
"Questo crimine è solo un anello di una catena di crimini dell'occupazione che terrorizzano gli innocenti e non fanno distinzione tra un bambino, un anziano, una donna o un uomo. Questo nemico brutale non rispetta la Sharia, le leggi o le tradizioni" afferma un uomo. E aggiunge: "Hanno bombardato l'area di Al-Mawasi, che è classificata come area umanitaria".
Secondo l'agenzia di difesa civile di Gaza le forze israeliane domenica 20 luglio hanno aperto il fuoco su folle di palestinesi in attessa di ricevere aiuti umanitari, uccidendo oltre 90 persone e ferendone altre decine.