Venezia, 19 mag. (askanews) - Una nuova mostra che si inserisce nel programma globale ideato da Anish Kapoor per dare voce agli invisibili e il rinnovamento dell'esposizione interattiva sulle potenzialità delle persone: la Casa di The Human Safety Net a Venezia ha presentato le proprie novità.
"Abbiamo la mostra A World of Potential che si propone con dei nuovi contenuti e nuove installazioni interattive - ha detto ad askanews Emma Ursich, CEO della Fondazione The Human Safety Net - e a fianco abbiamo la mostra Dreams in Transit, che affronta il tema di quello che succede dopo la migrazione, la ricerca di una nuova identità da parte delle persone che è anche il lavoro che noi portiamo avanti ogni giorno con la fondazione in diversi Paesi per aiutare l'inserimento lavorativo dei rifugiati. Ogni anno noi vogliamo invitare diversi artisti a venire qui e interpretare con i loro occhi che cosa vuol dire il potenziale delle persone e quest'anno abbiamo un insieme di artisti diversi che usano linguaggi come la fotografia, ma anche le installazioni, l'audio e la scultura per raccontare il tema dell'identità che si trasforma".
La mostra è suggestiva e si inserisce nel più ampio discorso sociale portato avanti anche negli spazi di piazza San Marco, nei quali, negli ultimi mesi, sono cambiate le modalità di ingresso.
"Da quest'anno - ha aggiunto la CEO - l'accesso è libero per tutti con la possibilità di fare una donazione che va a favore dei nostri programmi e per noi questo spirito è proprio quello che rappresenta lThe Human Safety Net, che è un movimento di persone che aiutano persone".
Accanto a Dreams in Transit c'è poi un'opera che anticipa un importante progetto futuro che verrà esposto proprio sulla piazza più celebre di Venezia.
"Qui alle mie spalle - ha concluso Emma Ursich - c'è una fotografia di Sara Maccarin, che fa parte del collettivo di JR Inside Out. Noi a settembre avremo questo progetto che sarà sulla facciata delle Procuratie, un progetto incredibile che rappresenta 100 persone che hanno un background di migrazione. La maggior parte di questi sono rifugiati che hanno partecipato ai programmi di The Human Safety Net".
Anche questa una testimonianza del modo in cui l'arte può sostenere le battaglie al fianco dei rifugiati.