Milano, 30 mag. (askanews) - Un giovane su due tra i 14 e i 24 anni ha subito molestie e il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di persone, ha subito nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Numeri che raccontano quanto sia urgente costruire una cultura fondata sul rispetto, sull'ascolto, sull'equità sociale e la parità oltre i generi. In questo contesto le boutique Nespresso si trasformano in luoghi di accoglienza e ascolto grazie all'ingresso nella rete dei "Punti Viola": un progetto dell'associazione DonnexStrada per diffondere sul territorio presidi di accoglienza, visibili e affidabili.
"Per noi questo progetto è importantissimo, è il progetto in assoluto che va di più all'esterno della nostra azienda perché a che fare con il territorio" afferma Simona Liguoro, Direttrice HR Nespresso Italiana, spiegando che "il percorso di formazione con DonneXstrada è durato 4 mesi all'interno del quale sono state formate oltre 700 persone, tutte le persone quindi delle nostre boutique".
L'obiettivo è quello di offrire una rete di luoghi sicuri aperti al pubblico, "uno spazio non giudicante" sensibilizzato e formato contro ogni forma di violenza e discriminazione, con l'obiettivo di accogliere persone in situazioni di difficoltà e fornire loro un primo aiuto concreto, così che possano sentirsi accolte, ascoltate e orientate. Un percorso iniziato a gennaio 2025 con la prima Boutique Nespresso di Firenze e che oggi è arrivato a 66 negozi "Punti Viola".
"Donnexstrada è un'associazione no profit contro la violenza di genere e la sicurezza in strada. Nasciamo 4 anni fa e ad oggi abbiamo quattro sportelli di supporto psicologico, legale, nutrizionale e ginecologico" racconta Caterina Fantetti, criminologa e socia fondatrice di "Donnexstrada", aggiungendo che "il progetto dei 'Punti Viola' è rivolto ad attività commerciali a contatto con il pubblico perché siamo dell'idea che le attività commerciali siano poi quelle che vedono il maggior via vai e flusso di persone: è nato tre anni fa ed è indubbiamente il progetto che ha riscontrato maggiore successo. Spero, io sinceramente come le mie socie colleghe, che siano sempre di più le aziende ad aderire con molteplici punti vendita in tutta Italia - conclude Fantetti - in modo tale da poter garantire anche una differente percezione dello spazio pubblico, perché più attività commerciali sono formate più possiamo idealmente pensare a uno spazio pubblico più sicuro".
Per Nespresso il percorso di formazione e consapevolezza contro ogni forma di discriminazione e violenza ha preso forma nel 2022 con la pubblicazione del "Manifesto per la parità oltre i generi", ed è proseguito negli anni con la campagna "Discriminazioni? No grazie", e con il progetto "Battutine", un percorso di formazione per riconoscere e affrontare le micro-aggressioni. Tappe per la costruzione di una cultura del rispetto e dell'ascolto, dentro e fuori gli spazi aziendali.
"Per capire da dove nasce questo progetto dobbiamo tornare un pochino indietro di qualche anno, quando abbiamo iniziato il nostro impegno, il nostro studio sulla parità di genere" precisa Simona Liguoro, sottolineando che "abbiamo iniziato con il nostro manifesto 'Oltre i generi' che in otto punti definisce tutto ciò in cui crediamo e tutto quello che facciamo ogni giorno per rendere il nostro luogo di lavoro più equo e giusto. Quello è il nostro faro e da quel momento in poi sono nate tantissime iniziative, in particolare sulla violenza di genere" .