Poppi (Ar), 3 giu. (askanews) - Nuove frontiere e nuove domande sono quelle aperte dagli sviluppi dell'intelligenza artificiale, che, inevitabilmente, è stata tra i temi centrali del Festival delle Neuroscienze, sostenuto da Fondazione Gianfranco Salvini, Clinica di Riabilitazione Toscana, Regione Toscana e Corriere Salute, e che si è tenuto il primo e 2 giugno nel castello dei Conti Guidi di Poppi, in provincia di Arezzo.
Il Festival, a carattere divulgativo, ideato per dare alle Neuroscienze una collocazione centrale nell'agenda della societa contemporanea, e aggiornare l'opinione pubblica sui risultati ottenuti dalla ricerca scientifica, nasce da un'idea del professor Alessandro, docente di neurologia e fisiologia umana UniSiena: "riemerge forte -sottolinea Rossi-l'intelligenza biologica, l'uomo, con la sua consapevolezza circa i rischi che comporta l'utilizzo indiscriminato e acritico di tecnologie che lui stesso ha costruito, una parte delle quali ci aiuteranno sicuramente nella nostra perenne evoluzione, ma in un'altra parte rischiano di essere nemiche".
II Festival ha toccato e messo in dialogo intelligenza umana e intelligenza artificiale, e memoria umana e memoria artificiale, fino alle ripercussioni dell'intelligenza artificiale generativa e delle altre tecnologie di massa sul nostro stile e profondità di pensiero.
Attenzione anche al tema della Cybersecurity e ai risultati di Cyber 4.0, il centro copromosso e cofinanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Matteo Lucchetti è il Direttore Operativo di Cyber 4.0: "In questo contesto c'è tutto il tema dei Deep fake. Queste comunicazioni particolarmente credibili possono essere, e sono in via crescente, sempre più corredate, supportate dall'utilizzo di deep fake. Con tre secondi di voce e una foto di qualsiasi individuo posso riprodurre quell'individuo in un video e fargli dire e fargli fare tutto quello che voglio. Questo ha degli utilizzi leciti, per esempio a Hollywood che lo sta utilizzando per le comparse e ha altri utilizzi anche simpatici, ma ha utilizzi molto pericolosi da un punto di vista di disinformazione e di attacchi anche alla possibilità di accedere all'informazione".
Nel complesso, la grande sfida delle Neuroscienze rimane lo studio di come sia possibile che da strutture materiali emergano fenomeni immateriali come il pensiero e le emozioni.