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Il Miglior Drone del 2024 - Confronti e Recensioni dei droni
Drone lista dei migliori prodotti del 2024
Ultimo aggiornamento il: Il prodotto "DJI Air 3" è stato rimosso dalla tabella per una nuova valutazione.
Solo qualche anno fa sembrava fantascienza, e oggi fa già parte della quotidianità. Il drone è ufficialmente entrato nelle nostre vite per restare, e non c’è limite ai suoi utilizzi. Passatempo, strumento per la fotografia, mezzo di trasporto alternativo per piccoli oggetti o persino medicinali e, per qualcuno, un divertente giocattolo da usare all’aria aperta. Chi ne aveva opinioni non positive e lo guardava con diffidenza con il tempo o con un test di prova si è dovuto ricredere. Oppure lo farà oggi, leggendo la nostra guida per scegliere il drone migliore in mezzo ai tantissimi modelli offerti dal mercato.
Cos’è un drone e come funziona?
L’espressione migliore per definire il drone sarebbe “velivolo a pilotaggio remoto”, ovvero un mezzo il cui volo viene controllato a distanza. In Italia si distingue ulteriormente tra veri e propri velivoli da usare per il lavoro aereo e aeromodelli per l’uso ricreativo, sportivo o professionale in ambito fotografico. In questa guida spiegheremo l’uso e il funzionamento di un aeromodello del secondo tipo, quello per uso civile.
In sostanza, il drone in sé è un piccolo oggetto in grado di sollevarsi dal terreno e restare in volo per brevi periodi. Da terra viene controllato tramite un apposito telecomando.
Vantaggi e aree di utilizzo
Avere un drone può avere diversi vantaggi, a seconda del modello scelto. Il mercato di questi prodotti è sempre più vasto e i modelli di drone a disposizione sono quindi sempre più numerosi. Ma è possibile classificarli a seconda delle funzioni disponibili e, quindi, dell’uso che se ne può fare. Ne esistono di semplici, da usare per divertirsi un po’, anche per i bambini. Più migliora la qualità, più aumentano i vantaggi per chi deve fare riprese di un certo tipo.
Quanti tipi di drone esistono?
Scegliere il migliore drone per le proprie esigenze è facile se si conosce l’uso che se ne farà (ricreativo, professionale, sportivo eccetera). La maggior parte di quelli in commercio oggi ha 4 rotori e viene definita “quadcopter” o “quadricottero”. Possono includere o meno la tecnologia GPS, lo stabilizzatore, la possibilità di visione in tempo reale e tanto altro.
Drone con fotocamera
Si tratta della migliore scelta per chi lavora o si diletta in ambito fotografico. La differenza tra un tipo e un altro sta ovviamente nella qualità delle lenti montate e, di conseguenza, nel relativo prezzo che si alza notevolmente. Negli ultimi anni i droni con fotocamera hanno permesso di ottenere fotografie di paesaggi mozzafiato, non solo per la posizione molto elevata al momento dello scatto ma anche per le particolari geometrie ottenute, impossibili da catturare in altri modi.
Drone FPV
L’acronimo “FPV” sta per “First Person View”, ovvero “visualizzazione in prima persona”. Con questo tipo di apparecchio si può vedere in tempo reale (attraverso uno schermo o occhiali a monitor) quello che “vede” l’apparecchio durante il volo. Questo modello viene scelto anche da chi partecipa a gare di velocità tra droni (Drone Racing) ed è disposto a spendere un po’ di più rispetto ad altri modelli. Secondo molte opinioni, questo tipo di velivoli verrà utilizzato sempre più spesso anche per interviste senza contatto fisico.
Drone con GPS
I dispositivi equipaggiati con GPS sono in grado di raccogliere un’elevata quantità di informazioni sul volo e sull’ambiente circostante (consumando però più batteria). Questo particolare drone, sempre più diffuso, è infatti capace di tornare nello stesso identico punto geografico: per questo motivo viene impiegato per la fotografia in time-lapse ma anche per girare più volte la stessa scena di un video. Allo stesso modo, è in grado di tornare “a casa” da solo con la semplice programmazione.
Approfondimento sui migliori prodotti
Ora che abbiamo capito qualcosa in più su sigle, specifiche e caratteristiche sarà più facile farci delle opinioni personali su ogni prodotto. Sarà sicuramente più chiara anche la nostra tabella comparativa e potremo usarla per scegliere il drone migliore, che sia per il tempo libero o per l’uso professionale.
DJI Mavic Mini
Nella nostra tabella comparativa, il DJI Mavic Mini risalta per essere uno dei più leggeri: pesa meno di 250 grammi e ha le stesse dimensioni del suo telecomando. Secondo i test effettuati dalla casa produttrice, questo modello è in grado di volare per 30 minuti dopo un’intera ricarica. Purtroppo questa versione non viene venduta con un pacco di batterie extra, che va quindi acquistato a parte se vogliamo prolungare il divertimento.
Tra le sue peculiarità troviamo il rilevamento di ostacoli verso il basso, la trasmissione di video a 720p fino a 2 km di distanza e una velocità massima che supera i 45 chilometri orari. Dalle opinioni di chi l’ha acquistato è un ottimo best buy per la sua fascia di prezzo: un gioiellino da provare.
Dragon Touch DF01G
Questo brand è molto conosciuto tra gli appassionati dei velivoli radiocomandati, soprattutto in ambito ricreativo. Per il suo ottimo rapporto qualità-prezzo, infatti, viene spesso consigliato come migliore opzione per chi vuole avvicinarsi al mondo dei droni senza spendere un patrimonio. Inoltre, secondo le opinioni di chi lo ha provato o ha eseguito test in famiglia, il Dragon Touch DF01G è adatto all’uso con i più giovani.
Altra buona notizia per i principianti: decolla e ritorna da solo, permettendo di concentrarsi più a lungo sulla pratica di volo. In più è pieghevole e può essere portato nello zaino ad ogni uscita senza che risulti fastidioso o ingombrante. Attenzione alla breve durata della batteria, non indicata per seguire eventi lunghi.
Potensic D18
Ecco un altro modello perfetto per il tempo libero in famiglia. Con un prezzo così, il Potensic D18 è la scelta migliore per soddisfare un piccolo capriccio dei bambini con una spesa minima. Questa versione è infatti la soluzione più economica all’interno della nostra tabella comparativa e, secondo molte opinioni, l’ideale per chi ha deciso di entrare poco alla volta nel mondo dei velivoli amatoriali radiocomandati.
La pecca della breve durata della batteria (intorno agli 8 minuti secondo i test dell’azienda) è compensata dal pacco batterie extra fornito nella confezione, portando così il tempo totale a 16-20 minuti. Si tratta di un buon modello per principianti e bambini; l’apparecchio, infatti, rientra da solo quando la batteria è al minimo: in questo modo sarà impossibile perderlo.
DJI Mavic Air 2
Attesissimo nel 2020, il DJI Mavic Air 2 è il prodotto con la durata della batteria maggiore nella nostra tabella comparativa: 34 minuti di autonomia non sono da tutti, e infatti ci troviamo già in fascia di prezzo medio-alta. Ha 6 fotocamere per la mappatura dell’ambiente circostante e una luce per l’atterraggio, due caratteristiche che lo rendono molto sicuro.
La sua velocità massima (70 km/h in modalità sport) è una specie di arma a doppio taglio perché non gli permette di registrare tutte le informazioni necessarie per evitare gli ostacoli. A proposito di questo, le modalità sono due: schiva e stop. Trasmette video in full HD anche a 10 km di distanza, l’ideale per chi ama esplorare territori lontani e non teme le lunghe distanze.
Vantaggi e svantaggi descritti nei feedback degli acquirenti
Studiando le recensioni di chi ha già acquistato ed effettuato test di prova con i droni, ecco i principali pro e contro che abbiamo trovato.
- Il peso minore permette al drone di volare più a lungo consumando meno batteria.
- L’uso del telecomando accoppiato a smartphone o app specifiche ne rende l’uso più facile, anche per i meno esperti.
- La possibilità di pubblicare foto e video direttamente sui social è apprezzata da molti utenti.
- I droni pieghevoli risultano più pratici da trasportare in qualsiasi condizione, anche a piedi o in bicicletta.
- I modelli forniti con kit di ricambio sono utili secondo le opinioni di chi è alle prime armi e si è ritrovato con un’elica rotta dopo alcuni test “spericolati”.
- La qualità dei materiali di alcuni modelli è troppo bassa e l’oggetto si può rovinare facilmente, soprattutto ad alte velocità.
- La mancanza dell’opzione di “Ritorno automatico” può risultare un problema per chi non ha dimestichezza o è distratto durante l’uso del drone.
- La durata della batteria può risultare troppo breve e non permettere sessioni di utilizzo sufficientemente lunghe.
- Il telecomando non è molto ergonomico oppure è scomodo, specialmente se viene accoppiato allo smartphone.
- Un apparecchio troppo piccolo è soggetto a spostamenti in caso di folate improvvise, soprattutto se la stabilizzazione non è ottima.
- La fluidità dei video è incostante in alcuni modelli che si collegano allo smartphone solo tramite wi-fi, specialmente se tra velivolo e telefono si frappone un ostacolo.
Criteri di acquisto relativi ai prodotti scelti
Se la nostra tabella comparativa si è rivelata utile nella scelta del drone migliore forse vorrai anche sapere quali sono i criteri che abbiamo usato per scriverla. Eccone alcuni.
Durata della batteria
Da meno di 10 a più di 30 minuti c’è davvero una bella differenza. La durata della batteria influisce tantissimo sul possibile uso del nostro apparecchio radiocomandato. C’è chi cerca un oggetto da usare per pochi minuti ad ogni sessione, soprattutto per fare pratica o per scattare fotografie. E chi, invece, ha bisogno di molto più tempo. Potrebbe essere il caso, per esempio, di chi deve girare un lungo video panoramico e non può accontentarsi della prima ripresa. Una batteria di lunga durata è molto apprezzata anche da chi pratica Drone Racing e ha bisogno di spingere le prestazioni al massimo, consumando così molta energia.
Risoluzione video
Nella nostra tabella comparativa è tra le prime caratteristiche prese in esame. La risoluzione foto e video è infatti un dato imprescindibile per gli appassionati di foto aeree, ma fa lievitare notevolmente il prezzo del nostro drone. Sia in campo amatoriale sia professionale, le riprese dall’alto sono sempre più diffuse, ricercate e apprezzate. Se l’acquisto del drone è orientato a un uso professionale in ambito video-fotografico, questo criterio è sicuramente il più importante da considerare insieme alla qualità delle lenti montate.
GPS
La presenza di un GPS incluso nel drone consente l’implementazione di molte funzioni. Come abbiamo già visto, permette di ritornare a girare un video o scattare una foto nello stesso identico punto a distanza di tempo. Ma è anche indispensabile per la funzione “Ritorno a casa” automatica, un utilissimo plus che ci lascia liberi di volare a lungo con il nostro nuovo giocattolino, dimenticandoci del tempo che passa: il modo migliore per divertirsi davvero! Con questa opzione, infatti, sarà impossibile perdere il drone lontano dalla postazione di partenza in caso di batteria esaurita.
FAQ
Quando serve il patentino per il drone?
La normativa sui droni è in costante aggiornamento e spesso molti si chiedono se per far volare un drone sotto casa sia necessario passare un esame o un test, oppure farsi rilasciare un apposito patentino. I dubbi sono leciti e la cosa migliore da fare è informarsi prima dell’acquisto del modello desiderato, visto che il 2024 rappresenta sicuramente una fase di transizione all’interno della normativa europea.
Come si pilota un drone?
La maggior parte dei modelli in commercio oggi è molto facile da usare. Ovviamente il modo migliore per diventare piloti esperti e acquisire dimestichezza è effettuare molte ore di volo. Tutto questo avviene più facilmente se, con pazienza, si ripetono diverse volte questi tre movimenti in serie: decollare dolcemente, stabilizzarsi a circa un paio di metri da terra e atterrare altrettanto dolcemente. Una volta padroneggiate le basi si passa ai movimenti laterali e, solo in seguito, alle forme geometriche semplici (come il quadrato).
Dove può volare un drone?
Anche in questo caso è vivamente consigliato, prima di far decollare il nostro nuovo drone, controllare la normativa vigente in Europa e in Italia. In ogni caso, i posti più sicuri per praticare sono i luoghi aperti come i campi lontani da centri abitati, monumenti, luoghi affollati o fabbriche. Inoltre è sempre bene controllare la presenza di aeroporti, anche piccoli o secondari, nelle vicinanze: bisogna infatti essere sicuri di non entrare, nemmeno per errore, in uno spazio aereo trafficato (5 km è la distanza minima).