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I nuovi visori Meta sono pronti a cambiare il settore della realtà virtuale

Meta sviluppa visori VR più compatti con campo visivo di 180 gradi. Obiettivo: maggiore comfort e adozione di massa, puntando a un futuro oltre gli smartphone

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Un campo visivo maggiore e un formato meno ingombrante. Sono queste le due principali novità attese nei nuovi prototipi VR attualmente in fase di sviluppo nei Meta Reality Labs, la divisione di realtà virtuale di Meta. Due novità che, dicono gli esperti del settore, potrebbero rivoluzionare l’esperienza con la realtà virtuale: sia risolvendo alcuni problemi di visione tipici dei modelli precedenti, sia rendendo questo genere di prodotto più facilmente adottabile nel mercato di massa.

Cosa sappiamo dei nuovi prototipi VR di Meta Reality Labs

I nuovi prototipi VR sviluppati dal Meta Reality Labs promettono di apportare importanti cambiamenti nel formato di questi dispositivi: non più “caschi” ingombranti, ma una sorta di occhiali protettivi ingranditi.

La sfida è dunque quella di riuscire a realizzare un wearable più compatto, trovando un compromesso sensato tra la portabilità degli occhiali AR e le prestazioni dei visori VR. I vantaggi sul mercato potrebbero essere significativi: un prodotto meno vistoso e meno pesante potrebbe infatti attirare un numero maggiore di acquirenti.

Trovare un design ibrido efficace non è però semplice dal punto di vista tecnico, anche perché Meta sembra voler raggiungere questo obiettivo miniaturizzando i componenti senza perdere terreno sul fronte delle loro prestazioni ottiche.

Come potrebbe cambiare il campo visivo

Interessante è anche l’aggiornamento del campo visivo. Secondo la stampa specializzata, infatti, i nuovi prototipi VR avrebbero un campo visivo di 180 gradi, quindi 76 gradi in più rispetto a Meta Quest 3.

Questo cambiamento eliminerebbe il problema della visione a tunnel tipica di Meta Quest 3 che, essendo molto diversa dalla visione dell’occhio umano, costringe gli utenti ad abituarsi a un campo visivo innaturalmente orizzontale.

Ampliare il campo visivo avvicinandolo a quello dell’occhio umano (che va dai 200 ai 220 gradi) vorrebbe invece dire aumentare il comfort degli utenti, che potrebbero di conseguenza utilizzare il dispositivo più a lungo e con maggiore piacere senza “soffrire” per la visione ristretta.

Visori e occhiali smart sostituiranno gli smartphone?

Nella corsa verso occhiali smart e visori sempre più avanzati, Meta – e anche Apple – punta a realizzare dispositivi in grado di sostituire gli smartphone nella vita quotidiana degli utenti. Un obiettivo ancora lontano per varie ragioni: i costi proibitivi, ad esempio, ma anche l’immaturità commerciale delle tecnologie. Come detto, infatti, la sfida ancora aperta è quella di trovare il compromesso ideale tra portabilità, comfort ed elevate prestazioni.

La direzione verso cui si sta muovendo il Reality Labs di Meta sembra però quella giusta: aumentare il comfort visivo e ridurre le dimensioni del dispositivo potrebbero effettivamente incoraggiare un numero maggiore di utenti non solo ad acquistare questo prodotto, ma anche ad usarlo con piacere e più a lungo nel corso della giornata.

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