TECH NEWS

Meta ha dichiarato guerra alla "spazzatura AI" su Facebook

Meta ha dichiarato guerra ai contenuti non originali su Facebook. L’azienda ha iniziato a bloccare e penalizzare gli account che condividono “spazzatura AI”

Pubblicato:

Meta ha dichiarato guerra ai contenuti “non originali” su Facebook, annunciando nuove misure per contrastare gli account che riutilizzano testi, foto o video altrui. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che vede molte delle moderne piattaforme digitali, come YouTube ad esempio, che stanno cercando di arginare l’ondata di contenuti di bassa qualità o creati con scopi malevoli spesso proprio sfruttando l’intelligenza artificiale.

Cosa sta facendo Meta per i contenuti su Facebook

Già da qualche mese, Meta ha iniziato la sua guerra contro i “comportamenti inappropriati su Facebook”, chiudendo moltissimi account che pubblicavano spam o interazioni false.

L’obiettivo dell’azienda di Menlo Park è quello di proteggere i contenuti originali e penalizzare chi ripubblica sistematicamente materiali altrui, stravolgendone il contesto e dando vita a campagne di spam. Per farlo, l’idea è quella di impedire l’accesso ai programmi di monetizzazione per questi account, riducendo anche la distribuzione di questi post sulla piattaforma.

Inoltre, quando Facebook rileva video duplicati, interverrà per ridurre la visibilità delle copie, garantendo che il creatore originale ottenga le visualizzazioni e il riconoscimento che merita. Meta sta anche sperimentando un sistema che aggiunge link ai video duplicati per reindirizzare gli spettatori al contenuto originale.

Che ruolo ha l’AI in questo “caos” sui social

L’aggiornamento di Meta non è casuale e arriva in un momento in cui il problema dei contenuti non originali è in fortissima crescita, aggravato principalmente dall’avvento dell’intelligenza artificiale generativa.

Le varie piattaforme, infatti, sono state invase da quella che viene definita “spazzatura AI“, cioè dei contenuti multimediali di bassa qualità, spesso generati dall’intelligenza artificiale che vengono dati in pasto ai vari social solamente per fare visualizzazioni e monetizzare, a prescindere dalla qualità di ciò che viene condiviso.

Per questo motivo, oltre a penalizzare questo tipo di post, Meta sta anche esortando i creatori a non limitarsi ad “assemblare clip” o ad aggiungere filigrane a contenuti altrui, ma a concentrarsi su una “narrazione autentica” piuttosto che su “brevi video di scarso valore“.

Oltre a questo, l’azienda di Menlo Park ha anche avvertito i creator di non riutilizzare contenuti provenienti da altre app o fonti, una regola che sottolinea l’importanza di condividere solamente materiali di qualità, creati dall’uomo e non generati automaticamente dall’AI.

La strategia di Meta fa parte di un impegno più ampio per mantenere l’integrità del suo ecosistema e garantire ai creatori di contenuti i diritti di cui hanno bisogno. Del resto, le cifre parlano chiaro e nell’ultimo trimestre, l’azienda ha dichiarato che il 3% degli utenti attivi mensilmente su Facebook a livello globale era costituito da account falsi; per questo ha “preso di mira” questi account, disattivandoli o penalizzando la diffusione dei loro post per garantire agli utenti l’accesso a contenuti di qualità e, naturalmente, per dare valore al lavoro dei creator che, da sempre, rappresentano l’anima dei social network.

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963