Libero
SCIENZA

Ritrovata antica stele in latino rubata all'Italia con una "dedica" agli spiriti

Tra le erbacce di un'abitazione a New Orleans è riapparsa un'antica stele in latino, trafugata decenni fa dall'Italia: si tratta della lapide di un soldato romano.

Pubblicato:

Stele in latino 123RF

Dagli Stati Uniti arriva una storia incredibile, ricostruita tassello dopo tassello grazie agli sforzi di una coppia di New Orleans: protagonista è un’antica stele che presenta un’iscrizione in latino, dettaglio che ha subito destato i sospetti di Daniella e di suo marito, artefici del ritrovamento di questo prezioso cimelio. Si è così scoperto che la lapide, appartenuta ad un soldato romano, è stata trafugata dall’Italia in circostanze ancora non chiare, e presto farà ritorno nel nostro Paese. Ecco che cosa sappiamo.

L’antica lapide ritrovata negli Stati Uniti

La scorsa primavera, una coppia residente a New Orleans ha fatto una scoperta davvero particolare. Daniella Santoro, antropologa della Tulane University, e suo marito Aaron Lorenz stavano lavorando al loro giardino, quando hanno trovato una stele antica ben nascosta dalle sterpaglie. In un primo momento hanno pensato che la loro casa potesse essere stata costruita sopra un cimitero, ma gli esperti del Preservation Resource Center con cui si sono messi in contatto hanno ritenuto questa possibilità piuttosto remota. Inoltre, le iscrizioni in latino sulla lapide deponevano a favore di una storia decisamente più complicata.

Così, consultando archeologi ed esperti di latino, i coniugi Santoro e Lorenz sono giunti alla verità. Quella ritrovata nel loro giardino è una stele vecchia di oltre 1.900 anni, in memoria di un soldato romano di nome Sextus Congenius Verus. L’uomo era un marinaio proveniente dalla Tracia, morto a 42 anni dopo aver prestato servizio per lunghissimo tempo a bordo della trireme Asclepius. La sua lapide porta incisa una “dedica” agli spiriti in lingua latina. Grazie al coinvolgimento di alcuni professionisti, si è arrivati alla conclusione che il prezioso reperto sia sopraggiunto oltreoceano dall’Italia, dove sarebbe stato trafugato tanti anni fa.

La storia della stele trafugata dall’Italia

In che modo la stele funebre del soldato romano è arrivata negli Stati Uniti, per poi finire sperduta nel giardino di una casa a New Orleans? Innanzitutto, gli esperti hanno cercato di capire la sua provenienza. La lapide corrisponde alla descrizione di un reperto appartenuto alla collezione del Museo Archeologico Nazionale di Civitavecchia, dato per disperso ormai molto tempo fa. La cittadina venne infatti pesantemente bombardata dalle forze alleate durante la Seconda Guerra Mondiale, e il museo fu distrutto: riaprì i battenti soltanto nel 1970, ma diversi manufatti in esso conservati erano ormai scomparsi.

La stele è stata consegnata all’Art Crime Team, la squadra dell’FBI che combatte i crimini legati al mondo dell’arte, che si occuperà del processo di restituzione del reperto al museo di Civitavecchia. Ma il mistero sul suo arrivo a New Orleans è stato sciolto solamente per puro caso. Nei giorni scorsi, Erin Scott O’Brien ha ricevuto una telefonata dal suo ex marito che aveva visto la notizia del ritrovamento in tv. I due, quando erano ancora sposati, avevano abitato proprio nella casa in cui è stata rinvenuta la lapide. La O’Brien ha immediatamente riconosciuto quest’ultima, una pietra ereditata da suo nonno, che credeva fosse solamente una decorazione da giardino.

Il nonno di Erin Scott, il sergente maggiore Charles E. Paddock, fu di stanza in Italia durante la Seconda Guerra Mondiale e qui conobbe Adele Vincenza Paoli, che sposò nel 1946. I due, al termine del conflitto, si trasferirono a New Orleans e vi trascorsero tutta la vita. Probabilmente, Charles passò da Civitavecchia dopo aver liberato la città di Roma, e si imbatté in una pietra antica che decise di portare con sé come souvenir. Senza sapere che tra le mani aveva una lapide del secondo secolo, appartenuta fino a poco prima ad un’importante collezione museale devastata dalla guerra.