Sora e il diritto d'autore: OpenAI annuncia controlli sul copyright più rigidi
Le aziende che detengono i diritti avranno la possibilità di decidere quali loro personaggi possono essere usati per generare video IA e in quali contesti

In sintesi
- Dopo le violazioni del copyright tramite l’uso di Sora, il suo modello AI per generare video, OpenAI vuole introdurre regole più rigide ed efficaci.
- I detentori dei diritti avranno la possibilità di regolamentare con precisione l’uso dei propri personaggi, anche godendo di un possibile ritorno economico.
Quando OpenAI ha presentato ufficialmente Sora, è stato da subito evidente che il rischio deepfake fosse alto. L’innovativo modello AI permette infatti agli utenti di generare video realistici in altissima risoluzione con l’intelligenza artificiale e non è passato molto tempo prima che questa funzionalità venisse usata per creare contenuti inappropriati con personaggi di serie tv, fumetti e cartoni animati. Il fatto ha naturalmente riacceso la discussione sull’uso improprio e non autorizzato di immagini protette dal diritto d’autore. Una discussione che OpenAI sembra ora decisa a superare, dal momento che ha appena annunciato controlli più rigidi sul copyright.
Come funziona Sora di OpenAI
Sora di OpenAI è in grado di generare scene video complesse e realistiche, anche con movimenti specifici, più personaggi coinvolti e dettagli piuttosto accurati.
Il tutto avviene a partire da una descrizione testuale dell’utente, che ha anche la possibilità di fornire foto e video come riferimento ulteriore per la creazione del contenuto. Generando il video, è possibile inoltre scegliere tra vari formati: verticale, quadrato o widescreen, in base alla piattaforma a cui è destinato il risultato.
Su questo modello di generazione video si basa Sora 2, il social network simile a TikTok recentemente annunciato dall’azienda.
Perché Sora ha problemi con il diritto d’autore
Come accennato, questo efficace tool per generare video con la IA ha immediatamente riportato al centro del dibattito la questione del copyright. Secondo quanto spiegato da OpenAI stessa, per generare i video vengono usati dati pubblici, dati proprietari ottenuti tramite partnership con aziende specializzate, dati personalizzati (realizzati direttamente da OpenAI) e feedback da specialisti del settore artistico e creativo.
Sono state inoltre studiate misure per evitare il proliferare di contenuti falsi e deepfake, come l’inclusione di metadati C2PA allo scopo di identificare più facilmente immagini e video generati dall’intelligenza artificiale (così che gli utenti non li scambino per veri).
Nonostante ciò, Sora è stato comunque usato per generare contenuti che ritraevano personaggi protetti da diritti d’autore in contesti illegali o inappropriati, senza che l’uso di quelle immagini fosse autorizzato da chi ne detiene i diritti. Un segnale del fatto che i controlli sul copyright non sono evidentemente ancora sufficienti a impedire usi impropri: da qui la recente decisione di OpenAI di dare un giro di vite su questo fronte.
Cosa sono le collaborazioni ufficiali con i personaggi su Sora
Attualmente, chi detiene diritti d’autore che ritiene siano stati violati può segnalarlo tramite un modulo di controversie sul copyright messo a disposizione da OpenAI. Varun Shetty, responsabile delle partnership media, ha dichiarato che l’azienda si impegnerà a «lavorare con i detentori dei diritti per bloccare i personaggi da Sora su loro richiesta e rispondere alle richieste di rimozione».
Sam Altman, CEO di OpenAI, ha però annunciato l’arrivo di un modello diverso per regolamentare l’uso delle immagini coperte da copyright. I detentori dei diritti d’autore (creativi, case di produzione, eccetera) potranno infatti scegliere non solo quali dei loro personaggi potranno essere utilizzati, ma anche in quale modo e in quali contesti. Di fatto, avranno la possibilità di definire in modo preciso i confini entro i quali la IA avrà margine d’azione.
Queste “collaborazioni ufficiali” con personaggi dei cartoni, dei fumetti e simili, chiamate anche “camei”, aprono la porta alla fan fiction interattiva: gli utenti potranno cioè creare contenuti originali con i loro personaggi preferiti tramite Sora, ma rispettando le regole e le autorizzazioni stabilite da chi detiene i diritti di quei personaggi.
È possibile creare con la IA rispettando il diritto d’autore?
Altman ha accennato che diversi titolari delle proprietà intellettuali sono entusiasti di questa novità appena annunciata da OpenAI. Per questi autori, artisti e case di produzione, tra l’altro, è in arrivo anche un meccanismo di compensazione economica legato proprio all’uso dei personaggi nei video generati.
Il CEO di OpenAI ha specificato che si tratta di una misura in fase di implementazione, che avrà probabilmente bisogno di essere rivista strada facendo per “aggiustare il tiro”. Ciononostante, si tratta di un’iniziativa interessante: potrebbe infatti rappresentare il primo esempio efficace di integrazione tra uso della IA, creatività digitale e contenuti sotto licenza.


















