Le barriere coralline di tutto il mondo hanno già raggiunto il punto di non ritorno climatico
A causa del riscaldamento globale si è raggiunto il punto di non ritorno climatico e le barriere coralline sono destinate a morire: potrebbe essere solo l'inizio del collasso
Un nuovo allarme scientifico rivela che gli ecosistemi corallini hanno superato il loro limite di sopravvivenza: lo sbiancamento diffuso e la morte dei coralli segnano il primo vero punto di non ritorno climatico nella storia del pianeta.
Allarme per l’intero sistema climatico terrestre
Gli scienziati concordano: le barriere coralline non sono più solo un indicatore della crisi climatica globale, ma la prima vittima di un collasso ecologico senza precedenti. Secondo un ampio studio internazionale pubblicato su Nature, l’aumento medio della temperatura terrestre di circa 1,4 °C ha portato questi ecosistemi marini oltre la soglia di resilienza.
Il fenomeno dello sbiancamento dei coralli, dovuto all’espulsione delle alghe simbiotiche che li nutrono e conferiscono colore, è oggi globale e permanente in molte aree tropicali. Dall’Australia al Mar dei Caraibi, fino all’Oceano Indiano, oltre l’80% delle barriere ha subito un degrado irreversibile negli ultimi due anni.
I ricercatori dell’Università di Exeter, guidati dal professor Tim Lenton, parlano chiaramente: «Il pianeta ha già raggiunto il suo primo punto critico climatico».
Il riscaldamento globale e la morte dei coralli
Il riscaldamento globale è la causa principale del disastro. Quando la temperatura dell’acqua supera stabilmente di 1 – 1,5 °C i livelli preindustriali, i coralli non riescono più a sopravvivere. Il loro punto di non ritorno termico è stato superato tra il 2023 e il 2025, nel peggior evento di sbiancamento mai registrato.
Questi organismi, spesso percepiti come statici, in realtà sono fondamentali per l’equilibrio della vita marina: offrono rifugio e nutrimento a circa un quarto di tutte le specie oceaniche e garantiscono risorse alimentari a centinaia di milioni di persone. La loro scomparsa, dunque, rappresenta una minaccia non solo per la biodiversità, ma anche per la sicurezza alimentare globale e le economie costiere.
Gli altri punti critici del clima a rischio
Il collasso delle barriere coralline è solo l’inizio: una catena di eventi potrebbe coinvolgere altri punti critici del clima terrestre. Gli scienziati temono che la Circolazione Meridionale Atlantica (AMOC) – il complesso sistema di correnti oceaniche che regola il clima – stia rallentando pericolosamente.
Parallelamente, la foresta amazzonica – sottoposta a deforestazione e stress termico – potrebbe perdere la capacità di rigenerarsi, trasformandosi da bacino di assorbimento del carbonio a fonte di emissioni.
Anche le calotte polari mostrano segnali di scioglimento irreversibile, con la prospettiva di un innalzamento dei mari di diversi metri entro i prossimi secoli. Tali fenomeni non sono più ipotesi teoriche, ma processi in atto che rischiano di cambiare per sempre il volto della Terra.
Cosa fare per evitare il collasso climatico
Gli esperti sottolineano che il tempo per agire non è del tutto esaurito, ma ogni ritardo riduce le possibilità di inversione. Per evitare altri punti di non ritorno climatici, è necessario dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.
La soluzione passa da un’accelerazione decisa delle energie rinnovabili, della mobilità elettrica e delle tecnologie di rimozione del carbonio dall’atmosfera. Ma anche dal rafforzamento della gestione dei reef rimasti, proteggendo le aree che ancora resistenti come rifugi biologici per il futuro.
Nonostante la gravità della situazione, lo studio invita a riconoscere i segnali positivi: la diffusione record di pannelli solari, batterie e veicoli elettrici rappresenta un primo passo verso una transizione stabile.
La morte delle barriere coralline è un avvertimento: il pianeta è entrato in una nuova fase della sua storia climatica in cui è sotto gli occhi di tutti la fragilità degli equilibri naturali.




















