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Su Marte il vento si muove più velocemente di quanto pensavamo: la scoperta

Dopo aver studiato il comportamento di centinaia di mulinelli di polvere, gli scienziati hanno scoperto che su Marte c'è qualcosa che non sapevamo.

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Avete mai sentito parlare dei “diavoli di polvere” su Marte? La superficie del Pianeta Rosso è spazzata da forti venti invisibili, i quali però sollevano migliaia di granelli di polvere trasportandoli nell’atmosfera. Si formano così dei mulinelli facilmente osservabili dagli strumenti attualmente in orbita nello spazio, permettendo agli astronomi di studiare questo fenomeno con attenzione. Proprio grazie ai vortici di polvere, un nuovo studio ha rivelato come i venti su Marte siano molto più veloci di quanto pensavamo.

Cosa sappiamo sui mulinelli di polvere su Marte

Essendo invisibili, i venti marziani rappresentano una vera sfida per gli scienziati. Ma i mulinelli di polvere possono essere di grande aiuto nel loro studio: “Osservandoli, possiamo scoprire molte cose come la velocità e la direzione del vento, che altrimenti sarebbero invisibili” – ha affermato il dottor Valentin Bickel del Center for Space and Habitability dell’Università di Berna, nel suo studio pubblicato su Science Advances. Ma facciamo un passo indietro: che cosa sono i mulinelli di polvere?

Chiamati anche “diavoli di polvere”, sono un fenomeno estremamente interessante. Quando l’aria calda vicino alla superficie del pianeta si solleva verso l’alto, inizia a vorticare e solleva ingenti quantità di polvere rossa, facilmente visibile dai potenti strumenti di osservazione che abbiamo in orbita. Questi mulinelli trasferiscono la polvere nell’atmosfera, dove rimane molto più a lungo rispetto a quanto accade sulla Terra – complici le piogge, qui viene ridepositata sul suolo velocemente.

Il dottor Bickel ha condotto un ampio studio per raccogliere il maggior numero possibile di vortici polverosi, usufruendo delle immagini scattate dal Mars Express e dall’ExoMars Trace Gas Orbiter sin dal 2004. I dati sono stati catalogati e resi accessibili al pubblico, creando una mappa contenente 1.039 mulinelli di polvere. Studiando le immagini, i ricercatori hanno scoperto che il vento su Marte è più veloce di quanto in precedenza rilevato.

Misurazioni passate avevano infatti dimostrato che i vortici avevano in genere una velocità costante inferiore ai 50 km/h, con rari picchi massimi di 100 km/h. I dati più recenti, tuttavia, hanno identificato mulinelli in rapido spostamento, ad una velocità di circa 160 km/h. “È molto probabile che questi forti venti rettilinei portino una quantità considerevole di polvere nell’atmosfera marziana, molto più di quanto si pensasse in precedenza” – ha spiegato Bickel.

Perché lo studio della polvere su Marte è così importante

Studiare il ciclo della polvere su Marte è davvero fondamentale. Innanzitutto, ci rivela molte informazioni sul clima che caratterizza il Pianeta Rosso: la polvere, una volta presente nell’atmosfera, influenza infatti le condizioni meteorologiche in maniera netta, impedendo alla luce del Sole di raggiungere la superficie marziana. Le temperature diurne sono dunque più basse, mentre quelle notturne più elevate – la polvere isola il pianeta come farebbe una coperta avvolta attorno ad esso.

Ma c’è ancora qualcos’altro: la polvere rappresenta una delle preoccupazioni più grandi nell’organizzazione delle prossime missioni su Marte. Come già accaduto in passato con il rover Opportunity e con il lander InSight, gli strumenti inviati sul Pianeta Rosso possono venir danneggiati dalla polvere. “Le nostre misurazioni potrebbero aiutare gli scienziati a comprendere le condizioni del vento in un sito di atterraggio, il che potrebbe aiutarli a stimare quanta polvere potrebbe depositarsi sui pannelli solari di un rover e, di conseguenza, con quale frequenza dovrebbero autopulirsi” – ha dichiarato il dottor Bickel.