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Recensione iPhone Air: 165 grammi costano diversi compromessi

Lo smartphone più leggero di sempre impone scelte drastiche: fotocamera singola, audio mono, processore limitato. L'esperienza d'uso giustifica i sacrifici?

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iPhone Air rappresenta quasi una provocazione: tornare indietro di dieci anni sul fronte del peso e dello spessore, accettando tutti i compromessi tecnici che questo comporta. È un azzardo commerciale notevole, perché significa rinunciare a caratteristiche che il mercato considera ormai standard, in cambio di una leggerezza che sulla carta interessa a pochi. Ma forse proprio in questo risiede il fascino di un prodotto polarizzante: non vuole piacere a tutti, vuole essere perfetto per una nicchia specifica.

I primi risultati non sono incoraggianti, pare che Apple abbia tagliato la produzione di questo modello per i modesti risultati di vendita nelle prime settimane sul mercato, eppure, superati i pregiudizi iniziali, nell’uso di tutti i giorni questo smartphone è davvero singolare. Per riuscire ad apprezzarlo, però, bisogna usarlo, evitando di giudicarlo solo per la sua scheda tecnica.

Apple iPhone Air 256 GB: l’iPhone più sottile di sempre, display 6,5 pollici con ProMotion fino a 120Hz, potente chip A19 Pro, fotocamera frontale Center Stage, un giorno intero di batteria, colore Celeste

Apple iPhone Air 256 GB: l’iPhone più sottile di sempre, display 6,5 pollici con ProMotion fino a 120Hz, potente chip A19 Pro, fotocamera frontale Center Stage, un giorno intero di batteria, colore Celeste

TOTALE PUNTI 7.1

iPhone Air

iPhone Air pesa 165 grammi e misura 5,6 millimetri di spessore. Per raggiungere questi numeri Apple ha dovuto fare scelte drastiche: una sola fotocamera posteriore, audio mono, batteria da 3200 mAh, processore A19 Pro "throttlato" per contenere consumi e calore.

Sulla carta è un disastro, un prodotto nato vecchio, superato da iPhone 17 standard che costa meno e offre di più. Eppure dopo settimane di utilizzo quotidiano emerge una verità scomoda: impugnare uno smartphone così leggero crea una dipendenza fisica e psicologica difficile da spiegare a parole.

Tornare a usare un telefono da 200 grammi sembra di sollevare un mattone, la differenza è così marcata da risultare quasi comica. Certo, poi arriva il momento di scattare una foto grandangolare e ci si ricorda perché iPhone 17 è un acquisto più sensato, ma quella leggerezza continua a chiamare.

PRO
  • Peso super contenuto
  • Spessore minimale
  • Autonomia superiore alle aspettative
  • Surriscaldamento gestito benissimo
CONTRO
  • Audio Mono
  • Singola fotocamera posteriore
  • Processore "limitato" per evitare guai
  • Ergonomia "paradossale"
iPhone Air
Design e leggerezza
VOTO: 9

Impugnare iPhone Air per la prima volta genera uno spaesamento cognitivo: la mente si aspetta un peso che non arriva, le dita cercano una presa su un corpo che sembra fatto di nulla. I 165 grammi distribuiti su 6,4 pollici di diagonale creano una densità apparente talmente bassa da sembrare irreale.

Apple ha mantenuto l'estetica della serie 17 con bordi piatti in alluminio e vetro Ceramic Shield, ma tutto è stato compresso, alleggerito, ridotto all'essenziale. La sporgenza della fotocamera posteriore diventa quasi grottesca su un corpo così sottile, un bump necessario che rompe l'armonia complessiva ma che concentra sotto di sé buona parte dell'elettronica principale.

Le curve laterali addolcite rispetto ai modelli Pro aiutano la presa ma non risolvono il paradosso ergonomico fondamentale: un telefono così leggero richiede una presa più attenta, quasi delicata, che finisce per costringere all'uso bimanuale più spesso di quanto la forma suggerirebbe. Eppure quella leggerezza, una volta sperimentata, crea dipendenza. Tornare a un telefono normale sembra un passo indietro doloroso.

iPhone Air
Prestazioni: potenza sprecata
VOTO: 7

Il chip A19 Pro su iPhone Air è come una Ferrari costretta a rispettare sempre il limite di velocità: tecnicamente potentissima, praticamente limitata. Apple ha implementato un throttling dinamico che mantiene il processore sempre in modalità conservativa per evitare surriscaldamenti eccessivi e preservare la batteria.

Il risultato è un telefono che sulla carta monta l'hardware più avanzato disponibile ma che nella pratica esprime prestazioni inferiori a quelle di iPhone 17 standard. Per l'uso quotidiano questo non rappresenta un problema: app, navigazione, multitasking, tutto funziona con la fluidità tipica di iOS.

Il gaming prolungato invece mostra i limiti: dopo dieci minuti di Resident Evil Village il frame rate comincia a calare e il calore si concentra nella parte superiore del dispositivo. La gestione termica è comunque efficace, il telefono non diventa mai fastidiosamente caldo, ma rimane la sensazione di aver pagato per prestazioni che non si possono sfruttare appieno.

iPhone Air
Fotocamera: qualche rinuncia di troppo
VOTO: 6.5

La fotocamera singola da 48 megapixel con apertura f/1.6 e stabilizzazione ottica fa il suo lavoro in modo più che dignitoso: scatti nitidi, colori naturali, ottima gestione della luce anche in condizioni difficili. Il problema è tutto ciò che manca.

L'assenza del grandangolo è frustrante quotidianamente: foto di gruppo in spazi ristretti, paesaggi ampi, architetture, tutto richiede di fare passi indietro fisici in un ritorno al passato poco elegante. La modalità Ritratto funziona grazie al processamento computazionale ma non può competere con la profondità di campo naturale di un teleobiettivo.

I video in 4K a 60fps sono stabili e dettagliati, ma mancano le opzioni professionali dei modelli Pro. Il Camera Control su un telefono così sottile diventa quasi un problema, si schiaccia involontariamente troppo spesso. Se si scattano decine di foto al giorno la versatilità limitata diventa rapidamente un ostacolo insormontabile.

Autonomia e ricarica, il vero miracolo
VOTO: 7.5

Una batteria da circa 3200 mAh su uno smartphone moderno sembra uno scherzo crudele, eppure iPhone Air riesce nell'impresa di arrivare a fine giornata con il 15-25 percento residuo.

Il segreto sta in un'ottimizzazione software talmente aggressiva da rasentare l'accanimento terapeutico: processore sempre sottotono, schermo che privilegia i 60Hz, luminosità ridotta dinamicamente, app in background congelate rapidamente.

Per un uso standard fatto di telefonate, messaggi, social media, qualche foto e streaming musicale, l'autonomia è gestibile senza ansie particolari. Chi guarda video per ore, gioca intensamente o scatta centinaia di foto si ritrova però a metà pomeriggio con la percentuale in rosso.

La ricarica a 20W recupera il 50 percento in mezz'ora, quella wireless MagSafe a 15W permette di mantenere il telefono sempre carico durante le pause. Non è fulminante ma è sufficiente per una gestione quotidiana accorta.

iPhone Air
Audio, compromesso più doloroso
VOTO: 5.5

L'audio mono mascherato da stereo rappresenta probabilmente il difetto più fastidioso di iPhone Air. La capsula auricolare che cerca di fare da speaker superiore non convince né per volume né per qualità, e crea situazioni paradossali nell'ascolto di messaggi vocali: avvicinare il telefono all'orecchio attiva il sensore di prossimità che spegne lo schermo e interrompe la riproduzione, generando un loop frustrante.

Per le chiamate vere e proprie non ci sono problemi, la capsula funziona perfettamente, ma per contenuti multimediali l'esperienza è chiaramente inferiore a qualsiasi altro iPhone della serie. Il display OLED da 6,4 pollici con supporto HDR e ProMotion compensa parzialmente con una qualità visiva eccellente, ma l'audio rimane il tallone d'Achille più evidente di questo dispositivo.

Riassunto

iPhone Air

Design e leggerezza
9
Prestazioni: potenza sprecata
7
Fotocamera: qualche rinuncia di troppo
6.5
Autonomia e ricarica, il vero miracolo
7.5
Audio, compromesso più doloroso
5.5
Conclusioni

Apple iPhone Air 256 GB: l’iPhone più sottile di sempre, display 6,5 pollici con ProMotion fino a 120Hz, potente chip A19 Pro, fotocamera frontale Center Stage, un giorno intero di batteria, colore Celeste

Apple iPhone Air 256 GB: l’iPhone più sottile di sempre, display 6,5 pollici con ProMotion fino a 120Hz, potente chip A19 Pro, fotocamera frontale Center Stage, un giorno intero di batteria, colore Celeste

iPhone Air è un prodotto che divide: o lo si ama visceralmente per quella leggerezza quasi innaturale, oppure lo si considera un errore commerciale destinato a sparire dopo una generazione. La verità probabilmente sta nel mezzo. Per il 90 percento degli utenti iPhone 17 standard rappresenta un acquisto più sensato: stessa fascia di prezzo, più versatilità fotografica, audio stereo vero, batteria più capiente.

Ma esiste un 10 percento di persone per cui la leggerezza è il parametro più importante, più del numero di fotocamere, più dell'autonomia, più delle prestazioni brute. Per loro iPhone Air potrebbe essere lo smartphone perfetto, quello che si usa con piacere ogni giorno nonostante tutti i suoi limiti evidenti. Il consiglio è provarlo in un Apple Store, impugnarlo, sentirne il peso (o meglio, la mancanza di peso), e solo a quel punto decidere se quei 165 grammi valgono tutti i compromessi richiesti.

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