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Il 3 novembre LinkedIn userà i tuoi dati per addestrare l’AI, ecco come opporsi

LinkedIn sta per utilizzare i dati personali per addestrare i propri sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Come impedire l’accesso a queste informazioni

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Linkedin Alex Photo Stock / Shutterstock.com

In Sintesi

  • A partire dal 3 novembre 2025, LinkedIn inizierà a utilizzare i dati personali degli utenti per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale.
  • Gli utenti possono disattivare manualmente l’opzione andando nella sezione Privacy dei dati o tramite un apposito modulo disponibile sul sito.

A partire dal 3 novembre 2025, LinkedIn inizierà a utilizzare i dati personali degli utenti per addestrare i propri sistemi di intelligenza artificiale generativa. La notizia è stata data ufficialmente da Microsoft a fine settembre e segna un nuovo passo nella strategia AI del social network professionale, ma desta anche una certa preoccupazione sul fronte della privacy e della trasparenza dei consensi.

Come già anticipato mesi fa, l’impostazione sarà attiva di default, e dunque tra tre giorni, LinkedIn potrà utilizzare i dati personali degli iscritti. Importante ricordare, però, che è ancora possibile opporsi e disattivare manualmente l’opzione. Ecco come fare.

Come impedire a LinkedIn di utilizzare i tuoi dati per l’addestramento dell’AI

Tutti gli iscritti a LinkedIn che non desiderano dare il consenso per l’utilizzo dei loro dati personali per l’addestramento dell’AI possono procedere in due modi: accedendo alle Impostazioni del proprio profilo, andando su Privacy dei dati e disattivando l’opzione Dati per migliorare l’IA generativa, spostando l’interruttore su No.

In alternativa è possibile anche compilare e inviare l’apposito modulo e richiedere l’esclusione dai programmi di addestramento AI. Il documento si trova a questo link.

Importante fare una precisazione: queste due operazioni possono essere fatte anche dopo il 3 novembre ma l’opposizione non è retroattiva e, come detto in apertura, l’impostazione predefinita la raccolta dei dati rimarrà attiva fino a quando l’utente non interverrà manualmente.

Quali dati verranno utilizzati da LinkedIn

Secondo quanto dichiarato da Microsoft, i modelli di intelligenza artificiale potranno accedere a dettagli dei profili, post pubblici e contenuti condivisi sulla piattaforma. Non avranno accesso, naturalmente, ai messaggi privati.

Nonostante questo chiarimento, però, molti utenti sono preoccupati dal fatto che informazioni personali, come titoli di studio, esperienze lavorative, commenti o articoli pubblici vengano usate per alimentare l’AI, sollevando interrogativi sull’effettivo controllo dei propri dati da parte degli utenti.

Per LinkedIn, questa mossa segna un passo importante soprattutto perché i dati al suo interno rappresentano una miniera di informazioni qualificate e contestualizzate che possono essere utilizzati, da una parte, per migliorare Copilot (e altri strumenti AI) e dall’altra per implementare futuri strumenti di personalizzazione degli annunci e di advertising mirato sulla piattaforma.

Cosa cambia per gli utenti che si oppongono all’utilizzo dei dati

Chi decide di non autorizzare l’uso dei propri dati per l’addestramento dei modelli AI continuerà a utilizzare LinkedIn senza alcuna limitazione e non ci saranno penalizzazioni sull’uso della piattaforma e tantomeno sulla visibilità del profilo o dei contenuti pubblicati.

Tuttavia, l’esperienza complessiva potrebbe risultare meno personalizzata e gli utenti potrebbero vedere contenuti e offerte di lavoro meno in linea con le proprie preferenze e il proprio profilo professionale. In pratica, chi disattiva la condivisione dei dati manterrà il controllo sulla propria privacy, ma rinuncerà a una parte dei benefici derivanti dall’evoluzione AI della piattaforma, che punta sempre più su strumenti generativi per semplificare l’attività di networking e la produzione di contenuti.