Google punta sempre più sull'AI: l'agente di codifica Jules diventa più completo
Google espande il suo agente AI per la codifica, Jules che diventa più completo andando a semplificare e a rendere più efficiente il flusso di lavoro degli sviluppatori

In sintesi
- Google sta ampliando l’ecosistema AI per sviluppatori con Jules, un agente di codifica autonomo basato sul modello Gemini 2.5 Pro, e recentemente ha introdotto Jules Tools (un’interfaccia a riga di comando) e una API pubblica per integrarlo in terminali, CI/CD, Slack e altri strumenti.
- L’obiettivo di Google è rendere Jules parte integrante del flusso di lavoro degli sviluppatori, permettendo l’assegnazione di attività codificabili e la loro esecuzione autonoma (con revisione umana finale) all’interno dei propri ambienti.
Google sta investendo tantissimo nell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di creare un vero e proprio ecosistema ricco di funzionalità e in grado di soddisfare appieno le esigenze di consumatori e aziende. Tra gli elementi che rientrano nella gamma di servizi proposti da Google c’è anche Jules, un agente di codifica AI basato su Gemini 2.5 Pro che permette agli sviluppatori di poter sfruttare l’AI dell’azienda per migliorare la propria attività e creare codice sempre più completo e in grado di offrire funzionalità avanzate.
Negli ultimi giorni, Google, che ha appena integrato l’AI nel suo ecosistema Smart Home, ha avviato l’estensione della disponibilità di Jules con una nuova interfaccia a riga di comando, Jules Tools, e un’API pubblica per il collegamento dell’agente AI a terminali, sistemi CI/CD e strumenti di vario tipo come Slack. In precedenza, Jules era accessibile tramite il sito web e GitHub. In questo modo, gli sviluppatori hanno la possibilità di delegare le attività di codifica all’agente di Google per poi convalidare i risultati e completare il lavoro, grazie a un’integrazione con il proprio ambiente di sviluppo.
Più AI per gli sviluppatori
Lo sviluppo dei modelli di intelligenza artificiale di Gemini è diventata la priorità di Google negli ultimi mesi. Questi modelli trovano applicazione in vari contesti di utilizzo. L’azienda punta a offrire agli sviluppatori tutti gli strumenti giusti per accedere all’intelligenza artificiale, andando a implementarla all’interno della propria attività lavorativa. Jules rispecchia quest’obiettivo.
La nuova funzione Jules Tools e l’API pubblica rientrano in una strategia sempre più ampia che punta a espandere la presenza dei servizi AI in tutti i settori. Con le nuove funzionalità, l’agente di codifica vuole diventare sempre più parte integrante del flusso di lavoro degli sviluppatori che possono utilizzare l’AI per creare codice, con una revisione finale “umana” del codice. In questo modo, Google punta a ridurre il cosiddetto “context switching” permettendo agli sviluppatori di non dover cambiare ambiente di lavoro durante l’attività di codifica, con un miglioramento dell’efficienza.
Gli sviluppi futuri
Kathy Korevec, direttore di prodotto di Google Labs, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TechCrunch, analizzando anche gli sviluppi futuri di Jules e anticipando le prossime novità in arrivo. Secondo Korevec: “Gli utenti vogliono che Jules si integri con altri provider di hosting di codice. Stiamo valutando come abilitare questa funzionalità con altri sistemi di controllo delle versioni. Stiamo anche valutando la possibilità di renderlo disponibile per chi non desidera un sistema di controllo delle versioni o non è interessato a dove sia ospitato il proprio codice“.

















