Elon Musk sfida Wikipedia e lancia Grokipedia, la prima enciclopedia AI
Elon Musk ha lanciato la sua Grokipedia, l’enciclopedia online scritta da Grok che punta a diventare un’alternativa “imparziale” e “indipendente” a Wikipedia

In sintesi
- Elon Musk ha lanciato Grokipedia, un’enciclopedia online che ha definito “una versione imparziale di Wikipedia” per creare un archivio di conoscenza privo dei presunti “bias ideologici” della controparte.
- Nonostante le dichiarazioni di neutralità, l’enciclopedia mostra una prospettiva conservatrice su temi sensibili e sembra riprodurre molti dei contenuti di Wikipedia, riscritti dall’AI con un tono diverso.
Elon Musk ha mantenuto la sua promessa e dopo settimane di anticipazioni, il fondatore di Tesla ha lanciato ufficialmente Grokipedia, la sua personale enciclopedia AI che non ha esitato a definire come “una versione imparziale di Wikipedia”. Il sito è stato pubblicato solo da poche ore e, secondo le prime dichiarazioni ufficiali, ha già 885 mila articoli. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un archivio di conoscenza privo dei presunti “bias ideologici” presenti su Wikipedia.
Tuttavia, ci sono delle precisazioni da fare e, secondo le prime analisi, la piattaforma riproduce gran parte dei contenuti di Wikipedia, ma con un’impostazione editoriale diversa che riflette la visione politica e culturale di Musk.
Che cos’è Grokipedia, la nuova enciclopedia AI
La prima versione di Grokipedia, ricorda molto un motore di ricerca minimalista: la piattaforma, infatti, si presenta con una homepage molto semplice, un campo per le ricerche e un’interfaccia essenziale. Il sito è disponibile solo in inglese e ospita quasi un milione di voci su argomenti di varia natura dalla scienza alla tecnologia passando per la storia e argomenti di tema sociale.
Nonostante le dichiarazioni di Musk sulla sua volontà di creare un’enciclopedia “neutrale”, però, ci sono già le prime incongruenze e alcuni contenuti su temi sensibili, come identità di genere, ambiente o politica, riflettono una prospettiva nettamente conservatrice, in contrasto con quella di Wikipedia.
Oltretutto, anche se la Grokipedia è nata per essere un’alternativa indipendente, molti dei testi pubblicati su Grokipedia sembrano essere stati copiati direttamente da Wikipedia, almeno in parte e forse riscritti dall’AI con un tono più “integralista”. Del resto, come per altri strumenti basati sull’intelligenza artificiale, anche Grok è stato addestrato su una vasta quantità di dati accessibili online, inclusi quelli dell’enciclopedia libera. Il risultato è che molti articoli di questo nuovo sito coincidono parola per parola con quelli della sua controparte più celebre, contraddicendo di fatto la narrativa di Musk sulla necessità di una fonte “originale e imparziale” di conoscenza.
Altro esempio di questa contraddizione intrinseca è la voce dedicata allo stesso Elon Mus dove viene descritto come un “difensore della verità” e un “innovatore impegnato per la sicurezza dell’intelligenza artificiale”. Un tono chiaramente celebrativo che contrasta con la neutralità enciclopedica di Wikipedia e che conferma ulteriormente che la presunta imparzialità della Grokipedia equivale, in realtà, a un ribaltamento di prospettiva, dove la verità viene presentata secondo la visione del suo ideatore. Questo, fa sembrare la nuova enciclopedia più un progetto ideologico piuttosto che una reale alternativa editoriale.
Grokipedia, la sfida di Musk a Wikipedia
Elon Musk ha più volte accusato Wikipedia di essere “politicamente orientata a sinistra” e di “censurare le opinioni conservatrici”, attaccando più volte la piattaforma e definendola una “culla della cultura woke”.
Con l’arrivo di Grokipedia, il patron di Tesla sembra voler trasformare quella provocazione in realtà anche se, il fatto che la nuova enciclopedia attinge pesantemente ai contenuti di Wikipedia, mette in luce una contraddizione evidente, con Musk che ha replicato alla lettera un sistema che egli stesso definisce “distorto”.
Perciò, anche se Musk sta cercando di posizionarsi come paladino della libertà di parola e dell’anti–politically correct, dietro la Grokipedia c’è essenzialmente una logica più commerciale che enciclopedica, volta a rafforzare il marchio personale del suo fondatore e la sua visione di un web più polarizzato, dove anche la conoscenza diventa terreno di scontro politico.



















