Come tenere al sicuro il proprio Chromebook dai pericoli del web
I Chromebook non sono del tutto sicuri. Le regole per difendere il proprio notebook dalle minacce informatiche e utilizzarlo in sicurezza per le varie attività

In Sintesi
- Nonostante ChromeOS sia molto sicuro, nessun sistema è immune da minacce, e la sicurezza del Chromebook dipende fondamentalmente dal comportamento prudente dell’utente.
- Le misure di difesa essenziali includono la protezione dell’Account Google con una password complessa e l’autenticazione a due fattori, la limitazione e il controllo delle estensioni di Chrome e l’uso di una VPN per cifrare il traffico.
I Chromebook hanno ottenuto, nel tempo, la fama di dispositivi sicuri e affidabili, grazie soprattutto a un’infrastruttura basata su ChromeOS, pensata per ridurre al minimo i rischi di vulnerabilità e attacchi informatici. Tuttavia, come accade con qualsiasi dispositivo elettronico, non bisogna dimenticare che nessun sistema è completamente immune alle minacce informatiche.
Anche per i Chromebook, dunque, la sicurezza dipende dal comportamento dell’utente che deve sempre utilizzare prudentemente il suo notebook e cercare di stare lontano da comportamenti che potrebbero esporlo alle varie minacce del web.
Aggiornare sempre il proprio dispositivo
Uno dei punti di forza di ChromeOS è la frequenza con cui Google rilascia aggiornamenti di sicurezza e patch correttive. Tuttavia, bisogna ricordare sempre che questi aggiornamenti perdono di efficacia se vengono ignorati o rimandati.
Ogni nuova versione del sistema, infatti, risolve bug e chiude falle nella sicurezza che, se trascurate, possono essere sfruttate da malintenzionati per ottenere accesso al dispositivo. Per questo, ogni volta che il Chromebook segnala la disponibilità di un aggiornamento, è fondamentale installarlo immediatamente, così da poter lavorare sempre in un ambiente protetto e aggiornato.
Come proteggere l’account Google
Come ben noto, l’intero ecosistema dei Chromebook ruota intorno al proprio account Google, da cui passa l’accesso ai file, alle app e alle impostazioni. Una compromissione di questo account potrebbe corrispondere a perdere il controllo del dispositivo.
La prima misura di difesa, dunque, è usare di una password lunga, complessa e univoca, meglio se generata e salvata tramite un gestore di password. Oltre a questo è indispensabile anche attivare anche l’autenticazione a due fattori (2FA), usando app come Google Authenticator.
Fare attenzione alle estensioni installate
Le estensioni Chrome ampliano le funzioni del dispositivo, ma possono anche rappresentare una minaccia per la privacy. Alcune di queste, infatti, possono raccogliere dati di navigazione, tracciare le attività online e addirittura rubare dati personali e password.
Per questo motivo è consigliabile limitare il numero di estensioni installate, concedendo solo le autorizzazioni strettamente necessarie. Inoltre, conviene disattivare la sincronizzazione automatica delle estensioni se si utilizzano più dispositivi, mantenendo sul Chromebook solo quelle realmente indispensabili.
Utile anche un controllo periodico delle estensioni installate in modo da essere sempre a conoscenza che cosa si utilizza nel proprio browser.
Bloccare lo schermo quando ci si allontana dal PC
In generale e non solo sui Chromebook, quando ci si allontana dal PC e lo si lascia incustodito è sempre bene bloccare lo schermo, così da proteggere i propri dati da curiosi o malintenzionati.
Sui notebook di Google, ad esempio, basta chiudere il coperchio, si tratta di un piccolo gesto che può evitare gravi problemi di privacy.
Gestire gli account ospiti e i profili secondari
La modalità ospite di ChromeOS è utile per concedere un accesso temporaneo a chi deve utilizzare il dispositivo.
Un ottimo sistema, oltretutto, per non aggiungere troppi account autorizzati che consentono a chiunque di avere totale libertà all’interno del device e delle varie impostazioni. In tal senso, di tanto in tanto, è anche utile rimuovere profili inutilizzati e verificando le autorizzazioni delle app installate.
Attenzione al phishing, una minaccia sempre attuale
Sebbene i Chromebook siano quasi immuni ai malware tradizionale, restano comunque vulnerabili agli attacchi phishing.
Perciò, come per tutti gli altri device, è sempre importante prestare la massima attenzione a mail, messaggi sui social e qualsiasi altro tipo di comunicazione, soprattutto se proviene da mittenti sconosciuti o se sono comunicazioni sospette che spingono su urgenze o emergenze o promettono regali e altri bonus.
Optare per una VPN, soprattutto sulle reti pubbliche
I Chromebook sono progettati per essere sempre connessi ma, come ben noto, non tutte le reti Wi-Fi sono affidabili. Le connessioni pubbliche come bar, aeroporti o università, infatti, possono essere facilmente intercettate dagli hacker che possono violare i dispositivi degli utenti connessi.
Per navigare in sicurezza anche su reti non protette, la soluzione è l’utilizzo di una VPN (Virtual Private Network), dei servizi che cifrano tutto il traffico in uscita, impedendo che altri possano spiare le attività online.



















