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Crescono gli attacchi vishing: come difendersi dalle chiamate mute

Il 2025 ha registrato una crescita degli attacchi vishing in Italia. Come funziona la truffa e come difendersi al meglio evitando danni economici e psicologici

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In Sintesi

  • Cresce il fenomeno del vishing, le chiamate mute che sfruttano l’intelligenza artificiale per clonare le voci e indurre le vittime a rispondere a finte emergenze o richieste di denaro.
  • Questi attacchi, spesso preceduti da chiamate mute per verifica e supportati dallo spoofing del numero, possono causare danni economici e psicologici.

Le truffe telefoniche sono un fenomeno in costante aumento e tra quelle più frequenti ci sono gli attacchi vishing (voice phishing), le chiamate mute che, grazie all’intelligenza artificiale, riescono a clonare la voce delle persone. Si tratta di una minaccia tanto sofisticata quanto insidiosa che può ingannare le vittime, spingendole a rispondere a chiamate apparentemente innocue (fatte magari da voci familiari) che, in realtà, appartengono a cloni digitali.

Come funziona il vishing

Il meccanismo del vishing è semplice: tutto inizia con una chiamata muta che serve a verificare che il numero sia reale e attivo. Successivamente, gli attaccanti passano alla chiamata vera e propria, utile per raccogliere campioni vocali catturati durante la conversazione o reperiti online, partendo da un video caricato sui social.

Successivamente questi frammenti audio vengono elaborati da software basati sull’ intelligenza artificiale generativa che riesce a creare in pochi minuti un clone vocale quasi indistinguibile dall’originale. Fatto questo i truffatori contattano amici o familiari della vittima, simulando situazioni di emergenza e chiedendo denaro con tono credibile e urgente.

Questo sistema è reso ancora più credibile dallo spoofing, ovvero la falsificazione del numero visualizzato sullo schermo. Così, il chiamante sembra appartenere a un contatto fidato, come una banca, un familiare, o un ente pubblico, aumentando la probabilità che la vittima risponda e cada nella trappola.

Questa tipologia di truffa può avere vari risvolti: anzitutto economici, con bonifici non autorizzati o furti d’identità utilizzati per perpetrare altre frodi. Da non sottovalutare nemmeno i risvolti psicologici che per gli utenti truffati si traducono spesso in ansia, senso di tradimento, vergogna e perdita di fiducia verso la comunicazione digitale e interpersonale.

Come difendersi dal vishing

Il vishing è un fenomeno in rapidissima crescita e, in questi primi 10 mesi del 2025, abbiamo assistito a un aumento delle chiamate del +32% rispetto allo scorso anno. Nonostante questo e nonostante una continua evoluzione, però, difendersi ancora possibile, ma bisogna essere estremamente prudenti.

È fondamentale, se possibile, non rispondere a numeri sconosciuti, non fornire mai dati personali o bancari al telefono e non dire “sìo frasi complete che potrebbero essere registrate e riutilizzate per costruire cloni vocali.

In caso di richieste urgenti di denaro, è sempre bene verificare attraverso un secondo canale, magari con una chiamata diretta, un messaggio o un incontro di persona, l’identità di chi sta contattando.

Sul fronte tecnologico, si raccomanda di limitare la diffusione di contenuti vocali sui social network, attivare filtri antispam e blocchi automatici per numeri sconosciuti.

Infine è importante ricordare che dal 19 agosto 2025, l’Italia ha introdotto un sistema obbligatorio anti-spoofing promosso da AGCOM, che impedisce l’utilizzo di numeri falsificati, rappresentando un passo decisivo nella lotta contro le frodi telefoniche. Tuttavia, al momento, questo sistema funziona unicamente per i numeri fissi e bisogna comunque fare molta attenzione alle chiamate provenienti da cellulare.