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Che cos'è Grok e quali sono i rischi di un'intelligenza artificiale "ribelle"

Cos’è e come funziona Grok, il chatbot “ribelle” sviluppato da xAI, la società di Elon Musk. Tutto quello che c’è da sapere sull’intelligenza artificiale di X

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Grok JRdes/Shutterstock

In Sintesi

  • Grok è il chatbot di xAI, nato con una filosofia “ribelle” e ironica e progettato per rispondere a qualsiasi domanda con un tono diretto e talvolta provocatorio.
  • La sua unicità è data dall’accesso in tempo reale ai contenuti pubblici di X (ex Twitter), che lo rende costantemente aggiornato.
  • Sebbene la sua velocità, l’aggiornamento continuo e la personalità lo rendano un assistente dinamico, l’approccio “senza freni” di Grok è controverso, portando occasionalmente a risposte offensive o faziose.
  •  Secondo gli esperti il suo successo futuro dipenderà dalla capacità di bilanciare la libertà conversazionale con l’accuratezza e la responsabilità etica.

Grok è il chatbot sviluppato da xAI, la società di intelligenza artificiale fondata da Elon Musk, e sia tramite applicazione che su X (ex Twitter), sia in versione free che in abbonamento. A differenza dei suoi concorrenti, Grok nasce con una filosofia dichiaratamente diversa: essere un assistente conversazionale capace di rispondere a qualunque domanda, anche a quelle che altri modelli evitano, con un tono più ironico, diretto e a volte provocatorio.

Il nome “Grok” è un omaggio al romanzo di fantascienza Stranger in a Strange Land di Robert A. Heinlein, dove il verbo “grok” significa “comprendere profondamente”. Ed è proprio questa l’ambizione del progetto di Musk: creare un’IA che non si limiti a generare testo, ma che riesca a capire le sfumature della comunicazione umana, rispondendo con maggiore empatia e spontaneità.

Come funziona Grok

Grok è alimentato da una serie di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) sviluppati internamente da xAI. A differenza di molti sistemi concorrenti, il suo addestramento non si limita a un insieme statico di dati, ma include anche gli aggiornamenti provenienti dalle discussioni pubbliche su X, oltre a dati provenienti dal web. Questo approccio consente al chatbot di mantenere una conoscenza costantemente aggiornata e di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mondo reale ma, naturalmente, questo lo espone anche all’assimilazione di fake news e disinformazione.

Altra particolarità di questo chatbot è una tecnologia denominata DeepSearch, progettata per analizzare in profondità le fonti e restituire risposte più documentate e bilanciate. Un’altra funzione distintiva è Think, che permette agli utenti di visualizzare il processo di ragionamento del modello, offrendo una sorta di “finestra” sul modo in cui Grok elabora le informazioni prima di formulare una risposta. Questo livello di trasparenza, fortemente voluto da Elon Musk, è molto raro tra i chatbot ma riflette la volontà di xAI di distinguersi nel mercato dell’intelligenza artificiale per chiarezza e responsabilità.

Le caratteristiche che rendono Grok unico

Uno dei punti di forza di Grok è la sua capacità di rispondere in tempo reale; ciò è possibile grazie all’accesso continuo ai contenuti pubblici di X. Questo significa che, a differenza di ChatGPT o Gemini, Grok non è limitato da un “cut-off” temporale dei dati ma potrebbe, potenzialmente, rispondere su eventi avvenuti pochi minuti prima. E questa è una caratteristica che lo rende particolarmente interessante per chi cerca un flusso informativo dinamico, come giornalisti, analisti o semplici curiosi che vogliono approfondire argomenti di attualità.

Un altro elemento distintivo è la sua personalità. Musk ha voluto che Grok fosse tutto fuorché un assistente impersonale e la prova più evidente sta nel tono delle sue risposte che è spesso ironico, pungente, talvolta sarcastico ed eccessivo, che può essere regolato in base alle preferenze dell’utente. Esistono diverse “modalità” o “personaggi” tra cui scegliere, che variano il comportamento del chatbot da formale a più “spicy”, come lo definisce la stessa xAI, una particolare modalità “senza freni” che permette a questo tool di trattare anche argomenti vietati ai minori.

Sul piano tecnico, Grok è anche estremamente veloce e leggero ed è in grado di generare risposte in tempi molto ridotti rispetto a modelli più complessi, mantenendo al tempo stesso una certa qualità. Questa efficienza lo rende ideale per applicazioni che richiedono tempi di risposta rapidi o per l’uso simultaneo di più agenti all’interno di un sistema integrato.

I vantaggi per gli utenti e i contesti d’uso

All’atto pratico, Grok può essere utilizzato per scopi molto diversi: dalla ricerca di informazioni all’assistenza tecnica, passando per la generazione di contenuti creativi. La sua velocità lo rende particolarmente utile nello sviluppo software e nel supporto tecnico, dove l’efficienza nelle risposte è fondamentale. Ma il suo potenziale emerge anche in contesti più informali, come le ricerche di opinione o i consigli d’acquisto.

Durante la fase di test negli Stati Uniti, molti utenti hanno notato come Grok eccellesse nelle domande comparative, offrendo una panoramica più autentica rispetto alle classiche recensioni commerciali. Questo è dovuto, come già detto, alla combinazione di dati reali provenienti da X e set di dati presi dal web per l’addestramento, cosa che rende le risposte di Grok più originali rispetto a quelle dei competitor.

Le criticità e i rischi di un’intelligenza artificiale “ribelle”

Come già anticipato, ciò che distingue Grok dalla concorrenza è il suo tono “ribelle” e le sue risposte spesso “colorite” che, oltretutto, rappresentano anche uno dei suoi aspetti più controversi. L’approccio “fuori dagli schemi” del chatbot, infatti, ha generato discussioni accese, soprattutto quando le sue risposte hanno toccato temi sensibili.

In alcune occasioni, Grok è andato anche oltre, producendo commenti offensivi o politicamente scorretti, sollevando interrogativi sulla moderazione dei contenuti e sulla responsabilità dei modelli linguistici.

Vista la possibilità di attingere alle conversazioni di X, non sono mancati bias e allucinazioni, che hanno spinto questo tool verso “convinzioni al limite del complotto”, con dichiarazioni controverse. xAI, da parte sua, si è scusata per questi comportamenti, ma ciò non toglie che le reazioni di Grok stanno diventando sempre più imprevedibili e faziose, rispecchiando buona parte del pensiero del suo creatore e delle varie fazioni estremiste in rete.

La visione di Musk e le prospettive future

L’obiettivo di Elon Musk con Grok va ben oltre la semplice concorrenza a ChatGPT o Gemini. La sua ambizione è quella di creare un’intelligenza artificiale generale che sia totalmenteintegrata nell’ecosistema X, capace di combinare informazione, interazione e intrattenimento in un unico ambiente.

In prospettiva, Grok potrebbe diventare il fulcro di una nuova generazione di strumenti intelligenti che vanno ad alimentare una super-app che, potenzialmente, potrebbe essere integrata anche nei veicoli Tesla, nei robot o nei dispositivi domestici.

A oggi, nonostante tutte le criticità, possiamo dire che Grok rappresenta un esperimento affascinante: un’intelligenza artificiale che combina la prontezza di un assistente virtuale con la spontaneità e, perché no, gli eccessi di una conversazione umana. È meno formale di ChatGPT, più diretto di Gemini e più aggiornato di altri modelli chiusi e la sua forza è la connessione viva con l’attualità e la community di X, due caratteristiche in grado di restituire la pluralità delle voci presenti su Internet.

Ma proprio per questo, il suo successo dipenderà dalla capacità di bilanciare libertà e responsabilità, velocità e accuratezza, ironia e rispetto. Una missione tutt’altro che semplice, soprattutto perché Elon Musk continua a immaginare questo assistente come un’entità “che dice la verità, anche quando non è comoda”.

Se riuscirà davvero a mantenere questa promessa ma senza superare i limiti dell’etica e della sicurezza, Grok potrebbe diventare molto più di un chatbot e potrebbe rappresentare l’alba di una nuova fase dell’intelligenza artificiale conversazionale.