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Scoperto un "punto debole" nel campo magnetico terrestre, sta crescendo a un ritmo allarmante

Esiste una pericolosa anomalia nel campo magnetico della Terra: ecco come si evolve e quali sono i rischi

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Campo magnetico terrestre 123RF

La comunità scientifica internazionale è preoccupata da un’area anomala del campo magnetico terrestre. Si tratta della South Atlantic Anomaly (SAA). È una zona sopra l’Atlantico meridionale, dove la protezione magnetica del pianeta è nettamente più debole rispetto ad altre regioni.

Questa porzione, invisibile ma reale, si è estesa del 25% dal 2014 a oggi. Ecco i dati forniti da un nuovo studio, che sottolinea come quest’area sia oggi quasi doppia rispetto allo Stato del Texas. Ogni anno, inoltre, si sposta di circa 22 km e sta puntando in direzione dell’Africa.

Alla base di questo fenomeno ci sono dei turbolenti flussi di ferro fuso. Questi si muovono nel nucleo esterno della terra, a circa 2900 km di profondità. Proprio questi movimenti alimentano ciò che viene indicato come “geodinamo”. Generano inoltre correnti elettriche responsabili del campo magnetico e, di fatto, anche il campo protettivo subisce variazioni quando si alterano.

Una minaccia per satelliti e comunicazioni

Si può parlare del campo magnetico come di uno scudo naturale contro le particelle cariche provenienti dal Sole e dalla radiazione cosmica. Laddove questo scudo si indebolisce, satelliti e apparecchiature varie che orbitano sopra la regione sono esposti a livelli più elevati di radiazioni.

Il rischio è decisamente concreto, con le strumentazioni che possono bloccarsi, arrivando alla compromissione di sistemi elettronici e la corruzione di dati cruciali. L’anomalia viene monitorato ormai da anni da parte della NASA, considerando come rappresenti una sfida costante per la Stazione Spaziale Internazionale.

Chris Finlay, professore di geomagnetismo presso la Technical University of Denmark, spiega che la variazione non è uniforme: “Il campo si sta indebolendo in modo diverso tra Sud America e Africa. C’è qualcosa di speciale in questa regione che lo sta rendendo più instabile”.

Conseguenze globali

La ricerca pubblicata, basata su 11 anni di osservazioni della missione Swarm dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), mostra come significative modifiche vengono subite anche da altre aree del pianeta.

Si pensi al Canada settentrionale, ad esempio, laddove la zona di campo magnetico più forte si è ridotta dello 0,65% della superficie terrestre. Come se non bastasse, i flussi magnetici al di sotto dello Stretto di Bering vanno spostandosi verso ovest, mentre quelli sotto l’Indonesia e il Pacifico occidentale si muovono verso est.

Si tratta di cambiamenti apparentemente impercettibili ma che, di fatto, sono in grado di influenzare:

  • sistemi di navigazione;
  • reti elettriche globali.

A ciò si aggiunge il rischio di determinare variazioni nello spazio circumterrestre, con impatti diretti sull’attività solare e sulle comunicazioni radio. Gli scienziati ritengono che la SAA non sia un fenomeno statico, ma parte di un ciclo naturale di evoluzione del campo magnetico terrestre. Tuttavia, il suo rapido ampliamento rappresenta un segnale da non ignorare. Finlay spiega: “L’Anomalia del Sud Atlantico è un avvertimento dal cuore della Terra. Ci mostra che il nostro scudo protettivo è dinamico e che i cambiamenti in profondità possono avere effetti fino allo spazio e alla vita quotidiana”.