Amazon Web Services in down: problemi su Canva, Prime Video e Fortnite
Segnalati problemi ai server Amazon Web Services, in down decine di piattaforme in tutto il mondo tra cui Prime Video, Fortnite, Canva, Snapchat e molti altri

In Sintesi
- Numerosi servizi online e piattaforme a livello mondiale (tra cui Open AI, Google, Amazon, Intesa San Paolo, Tim, e molti altri) hanno subito malfunzionamenti e interruzioni a causa di un presunto problema ai server Amazon Web Services.
- ‘incidente ha messo in luce la fragilità dell’ecosistema digitale e l’eccessiva dipendenza da infrastrutture cloud centralizzate, dimostrando come un guasto in una singola regione possa causare un blocco diffuso della rete globale.
Mattinata di malfunzionamenti per numerosi servizi online, con interruzioni che riguardano non solo l’Italia ma anche gran parte del resto del mondo. Secondo i dati raccolti da Downdetector, tra le piattaforme interessate ci sono: Open AI, Canva, Clash Royale, Perplexity, Amazon, Airbnb, Tim, Agenzia delle Entrate, Vodafone, Fastweb, Playstation Network, Google, Iliad, WindTre, Adobe Creative Cloud e Poste Italiane.
Addirittura negli USA, in molti utenti starebbero lamentando dei malfunzionamenti con Alexa, che stanno impedendo il corretto utilizzo dei vari dispositivi per la smart home.
Alla base del blackout, dovrebbero esserci problemi ai server Amazon Web Services, la piattaforma di cloud computing di Amazon che fornisce infrastrutture digitali a moltissimi siti e servizi nel mondo. Questo sta creando un vero e proprio effetto domino che sta creando seri problemi a milioni di utenti a livello globale.
Le prime dichiarazioni di AWS
Secondo quanto riportato sulla pagina ufficiale di stato dei servizi AWS (health.aws.amazon.com), il problema è localizzato nella regione US-EAST-1, una delle principali aree server di Amazon Web Services.
Gli aggiornamenti pubblicati da AWS nella notte tra il 19 e il 20 ottobre (ora del Pacifico) confermano un aumento dei tassi di errore su diversi servizi, con conseguenze che, ovviamente, si stanno ripercuotendo sulle moltissime piattaforme che dipendono dal cloud di Amazon.
Al momento, non è ancora chiara la causa precisa del blackout, che continua a generare disservizi, tuttavia, vista la portata del down, si pensa a un problema infrastrutturale di ampia scala, capace di coinvolgere simultaneamente numerosi servizi che dipendono dal cloud Amazon.
Per ora, oltre alla conferma dei problemi, il colosso dell’e-commerce ha fatto sapere che i tecnici sono al lavoro per ripristinare la piena funzionalità dei server, promettendo ulteriori aggiornamenti “entro le prossime ore”.

Perché i disservizi interessano tutto il mondo
Questo incidente evidenzia ancora una volta la fragilità di un ecosistema digitale fortemente dipendente da infrastrutture cloud centralizzate. Un problema in una regione strategica, come US-EAST-1, può infatti innescare un effetto domino capace di bloccare simultaneamente piattaforme e servizi in ogni parte del mondo.
Le ripercussioni per utenti e aziende sono state immediate: difficoltà di accesso a siti e applicazioni, login bloccati, rallentamenti nei servizi e interruzioni per piattaforme di gioco e social network.
Tuttavia, questo blackout fa anche riflettere, riaccendendo il dibattito sulla resilienza dell’infrastruttura IT mondiale che dovrebbe spingere le aziende verso strategie multi-cloud e una distribuzione geografica più equilibrata delle risorse. E l’evento di oggi ne è la prova concreta, confermando come un problema a una singola infrastrutturale può tradursi in un blocco diffuso della rete globale.

















