Verissimo, Roberta Rei e il dramma dell'aborto: le parole toccanti e la terapia per superarlo

Ospite di Silvia Toffanin, Roberta Rei ha parlato della sua infanzia ma soprattutto del periodo difficile che sta vivendo dopo l'aborto e come sta reagendo.

Melania Fiata

Melania Fiata

Giornalista

Laureata in Lettere, divoratrice di libri e serie. Scrivo di spettacoli, film e TV.

Un nuovo weekend porta con sé un nuovo appuntamento con Verissimo, oggi, sabato 11 ottobre 2025. Dopo aver conquistato il pubblico con ascolti sempre più alti, il talk show condotto da Silvia Toffanin si prepara a offrire emozioni genuine e momenti indimenticabili, grazie agli ospiti del mondo dello spettacolo. Tra i volti attesi in questa puntata ci saranno anche Roberta Rei, l’inviata de Le Iene, che ha raccontato il suo periodo difficile, a seguito dell’aborto. Di seguito, i dettagli.

Verissimo, la lotta contro le ingiustizie di Roberta Rei

L’intervista è iniziata con Roberta che ha parlato del suo sogno da piccola: "Da piccola sognavo i correre, ero timida e lo sport mi ha aiutato a superare tante paure, ho corso tutta l’adolescenza a livello agonistico e il mio sogno era arrivare alle Olimpiadi, però non ero un talento. Quindi mi sono detta: studio e ci arrivo con la testa invece che con le gambe e ho imparato il cinese. Ho studiato cinese e ho mandato mail a chiunque lavorasse a Pechino. Lì sono diventata giornalista". Poi, parlando dei genitori, Rei ha affermato: "I miei genitori mi hanno insegnato a lottare contro le ingiustizie, mia madre è un insegnante e dico sempre che è un insegnante di strada nel senso che lei lotta per le ingiustizie rispetto alle differenze di ceti che ci sono e che spesso nella scuola e soprattutto con i bambini diventano ancora più strutturali e più difficili da gestire e lei va a casa dei ragazzini che a scuola non ci vanno e cerca di prenderli e portarli a scuola".

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La Toffanin ha poi chiesto se ha paura quando fa i servizi a Le Iene, e Rei ha risposto: "Ammetto di essere molto incosciente ma la paura non l’ho mai avuta. A volte mi spaventano i poteri nascosti, le conseguenze che possono avere e quando tratto una storia cerco di indurre a denunciare e a restituire quel senso di giustizia nel mio piccolo. Con il giornalismo si può raccontare e fare qualcosa di concreto con gli strumenti che abbiamo e questa è una cosa utile."

Roberta Rei a Verissimo, il dolore per l’aborto

La conduttrice ha parlato poi del momento delicato di Roberta, che ha avuto un aborto e le ha mostrato un filmato con il post che la iena scrisse. Al termine del filmato, Roberta ha spiegato: "Ho scritto questo post perché speravo di dare un aiuto alle donne che stavano vivendo la mia stessa esperienza. Mi sono chiesta giornalista: ‘Ma quello che succede a me succede anche ad altre donne?’ La risposta è sì e mi sono chiesta ‘Se racconto tutto può essere di iuto?’ Io lo spero. Creo che sull’aborto ci sia ancora troppa ideologia nel modo di raccontare un’interruzione di gravidanza e poca concretezza e sensibilità. Quello che io ho vissuto in ospedale poteva essere evitato, le donne devono essere messe in condizione di non soffrire oltre quello che stanno già soffrendo. E’ un atto di libertà parlare del nostro corpo, abbiamo conquistato il diritto di parlare dei nostri spetti intimi. Vorrei dire a tutte: ‘Se state male è giusto dirlo ed è un vostro diritto dire che state male.'"

"Oggi mi concedo molto più tempo. da sempre faccio terapia, ho un sostegno psicologici perché è un tipo di aiuto che da sola non sai darti. Ho imparato a chiedere aiuto."


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