Semplicemente Fiorella, le pagelle: Elodie va via in lacrime (7), Mannoia regina della musica (9), Ornella Vanoni top (8)
Nella puntata del 18 luglio, Mannoia regge il ritmo e Vanoni diverte citando il Papa, mentre Ruggeri delude e Baglioni non fa ridere con lo sketch: le pagelle

Questa sera, venerdì 18 luglio 2025, abbiamo assistito alla puntata di Semplicemente Fiorella, un concerto-evento della Mannoia andato in onda in prima serata su Rai Uno. Alla serata erano presenti molti artisti, tra i quali Elodie, Noemi, Enrico Ruggeri, Ornella Vanoni, Gigi D’Alessio e tanti altri volti noti, come Ron, Luca Barbarossa (peccato non averlo sentito in "Via Margutta") e Alessandra Amoroso. Tanti i momenti emozionanti tra aneddoti e lacrime, ma anche alcuni momenti, a nostro avviso, meno piacevoli. Ecco le nostre pagelle (personalissime) della puntata del 18 luglio 2025 di Semplicemente Fiorella, concerto svoltosi alle Terme di Caracalla, in Roma, per festeggiare i 70 anni dell’artista.
Semplicemente Fiorella, puntata 18 luglio 2025: le pagelle
Fiorella Mannoia interpreta, voto 9. Fiorella non canta, interpreta a modo suo e rende ogni brano più profondo, mantenendo sempre una certa eleganza nei momenti e un’innata padronanza del corpo, che spesso parla anche più delle stesse parole, dando ancora più valore al testo cantato. Non solo, perché l’artista si apre al pubblico tra aneddoti, sorellanza e sociale. Tanti gli ospiti visibilmente emozionati nell’essere al suo fianco, ma lei non è da meno: non piange, ma le sue parole lo lasciano trasparire sempre, come quando dice a Paola Turci "È un’amica. Ogni volta che c’è bisogno di abbracciare una causa sociale lei c’è, tutte le volte che ha bisogno io ci sono, e tutte le volte che ho bisogno io lei c’è. Paola Turci, noi siamo combattenti". Poi racconta anche dell’ammirazione nei confronti di Adriano Celentano, tanto che il brano "Mi piace quel ragazzo lì" si riferiva proprio a lui. Tanti momenti importanti: parla delle sue battaglie, del suo impegno sociale, dei suoi sentimenti, e lo fa con gli amici di sempre, come una vera festa di compleanno, dove tutti gli artisti presenti non possono fare a meno di complimentarsi con lei. La vera musica è tornata, quella bella, quella ormai persa e lontana, e il merito è tutto di Fiorella Mannoia, che riesce a fare ballare anche Ron e Luca Barbarossa sul palco e a mantenere la stessa energia per quasi 3 ore di canzoni e racconti.
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Entra nel canale WhatsAppOrnella Vanoni l’anima della festa, voto 8. Fiorella racconta che molti la considerano la degna erede della Vanoni, una delle frasi più belle che le abbiano mai detto, stando alle sue parole. E Ornella, appena entra in scena, commenta: "Tutti morti, tu almeno brilli", facendo ridere il pubblico presente alla festa e i telespettatori. Le due donne si esibiscono sulle note di un brano senza tempo, "Io che amo solo te", una delle migliori performance della serata perché non stravolge quello che è il capolavoro originale, anzi lo valorizza: non una parola fuori posto, nessun arrangiamento particolare. Meraviglioso. Dopo l’esibizione, la Vanoni dice "Quando un cantante ti piace ti viene voglia di stringerla di abbracciarla, perché cantare è come fare l’amore", e la Mannoia risponde: "È vero, abbiamo fatto un po’ l’amore stasera". Ed ecco l’immancabile (menomale!) battuta di Ornella: "Un pochino… Mamma mia, non lo diciamo al Papa!".
Alessandra Amoroso ‘figlia’ della Mannoia, voto 8. Tra i momenti più emozionanti della serata c’è senza dubbio quello in cui Fiorella canta una canzone in cui immagina di avere una figlia e di farle tutte le raccomandazioni che le farebbe una madre attraverso questo testo, e sceglie di cantarla assieme ad Alessandra Amoroso. Le due si siedono su due sedie poste al centro del palco, guardando il pubblico negli occhi mentre si esibiscono e commuovono con voce ed espressività: non si guardano mai negli occhi (ogni tanto la Amoroso cede e la fissa, è bello così), ma fanno sempre riferimento l’una all’altra con il corpo, tramite gesti di mano o movimenti con la testa e il busto. Uno spettacolo coinvolgente che si conclude con le due donne in piedi e la Amoroso che piange dicendole "voglio dirti che sono molto grata di averti incontrata e di averti nella mia vita, grazie mille. Ti voglio molto bene".
Noemi grata a Fiorella, voto 7. Come abbiamo già accennato, tutti gli ospiti del concerto evento della Mannoia sono entusiasti di essere accanto a lei per festeggiarla, ma Noemi usa parole ‘diverse’, più sentite, autentiche, per esprimere la sua immensa gratitudine. Le due cantano insieme L’amore si odia e poi Noemi dice: "Io ti ringrazio perché, cantandola insieme, mi hai dato l’opportunità di farmi ascoltare da un pubblico più ampio e profondo, il tuo è stato un grande atto di sorellanza". Sorellanza, un termine che sentiamo fin troppo spesso ultimamente, anche quando la realtà dice altro, ma che in questo caso ‘sa’ di vero.
Elodie si imbarazza e commuove con Fiorella, voto 7. Elodie duetta con Fiorella Mannoia sulle note di "Nessuna conseguenza" e dimostra che anche senza puntare la sensualità sa il fatto suo: lo è anche senza strafare come di solito fa, anzi risulta molto elegante nel muoversi. E poi, sentendosi dire dalla Mannoia che è pronta per fare un "passo internazionale", si commuove talmente tanto che le scendono le lacrime e poi la sentiamo parlare con una voce ‘rotta’ per ringraziarla: "Ti ringrazio per l’artista che sei". Si allontana dal palco in lacrime, mostrando un lato di sé più fragile che solitamente tende a nascondere.
Claudio Baglioni prova a far ridere ma non ci riesce, voto 5. L’uomo che ha donato al pubblico canzoni come quella cantata insieme alla Mannoia, "Amore bello", anche perché la voce c’è ancora, così come il suo tocco al pianoforte. A riuscirgli meno è l’intento di far ridere. Il problema è che il siparietto sulla location – le Terme di Caracalla di Roma – è mal proposto, con l’artista che sembra non conoscere né i tempi di battuta, né l’intonazione giusta. Infatti, ci troviamo di fronte a un momento che risulta un po’ imbarazzante e forzato.
Ermal Meta e Fiorella cantano Pescatore di Pierangelo Bertoli-Mannoia, voto 4. Sarà che noi siamo un po’ ‘vecchi dentro’, sarà che questo brano lo abbiamo consumato e mandato in ‘loop’ per giorni interi, sarà che ne conosciamo i particolari a memoria, ma ciò che proviamo ascoltando una versione (quasi) del tutto nuova, con un arrangiamento profondo ma molto distante dall’originale, non è quello che ci aspettavamo all’inizio del brano, quando almeno l’intonazione sembra quella di anni fa. Entrambi bravissimi, nulla da dire, anche perché nei primi secondi, quando a cantare era la Mannoia, pareva di ascoltare il brano di allora, ma noi pensiamo che certi gioielli non andrebbero toccati. Pescatore, come Io che amo solo te, tra le altre, sono canzoni che hanno fatto la Storia della musica e ne fanno ancora parte, perché stravolgerli? Ciò che ne viene fuori è sì un bel connubio di voci, ma su note che non regalano la stessa emozione e non rispecchiano l’essenza dell’originale (la parte strumentale lunghissima e il ritmo più lento ce la fanno apprezzare ancora meno). Meglio di questa versione è senz’altro quella del 2021 con Neri Marcorè (si trova su YouTube per chi volesse ascoltarla), dove tutto richiama il successo del 1980, a parte il breve finale.
Enrico Ruggeri non ha voce, voto 4. Se c’è un artista che delude profondamente durante l’esibizione, tra l’altro sulle note di un capolavoro come "Quello che le donne non dicono", è Enrico Ruggeri, la cui voce risulta spenta, quasi assente, tanto che l’impressione è che ci sia un accordo con la Mannoia per cantare il meno possibile sul palco, visto che è quasi sempre lei ad avere il microfono in mano. Che abbia problemi di voce? Non lo sappiamo, ma è chiaro che questa sera non è in forma. A lasciare un po’ spiazzati è anche la risposta che dà alla festeggiata nel momento in cui gli chiede un parere su quel ‘no’ che ormai dice ogni volta al termine di questa canzone, e Ruggeri risponde "Cercate di guardarci con un po’ di benevolenza", un’affermazione un po’ fuori luogo considerando ciò che intendeva dire la Mannoia, che gli chiedeva solo di darle manforte nel lanciare il suo messaggio contro la violenza sulle donne.