Roberto Benigni è entrato nella storia del cinema con questo film su Netflix: perché è da vedere assolutamente

Il comico toscano affianca Massimo Troisi in una commedia immortale e che travalica letteralmente i confini del tempo

Roberto Ciucci

Roberto Ciucci

Giornalista

Appassionato di sport, avido consumatore di manga e film, cultore di tutto ciò che è stato girato da Quentin Tarantino e musicista nel tempo libero.

Quando si parla di comicità d’improvvisazione, di lampo di genio, quello di Roberto Benigni è uno dei primissimi nomi che vengono in mente. Il comico toscano, lanciato in tv dal varietà L’altra domenica di Renzo Arbore, tentò come molti altri colleghi tra anni 70 e 80 di trasportare il proprio modo di fare comicità nel cinema. Non tutti, però, sono riusciti nello stesso modo ad adattare il proprio linguaggio allo stile caratteristico della Settima Arte come lui. In particolare come nel film di cui parliamo oggi, in streaming su Netflix e in cui Roberto Benigni condivide la scena con un altro mostro sacro della risata all’italiana, Massimo Troisi, con cui ha collaborato anche alla regia e alla stesura della sceneggiatura.

Non ci resta che piangere con Roberto Benigni in streaming su Netflix

Citare la trama di un caposaldo della cinematografia italiana come Non ci resta che piangere ci sembra quantomeno superfluo. Giusto come accenno, l’insegnante Saverio (Benigni) e il bidello Mario (Troisi) si ritrovano bloccati con l’auto davanti a un passaggio a livello nella campagna toscana. Siccome il treno tarda ad arrivare, i due decidono di proseguire con la vettura in una stradina laterale, ma il veicolo li lascia in panne. Proseguono a piedi e chiedono assistenza in una locanda, dove si fermano a dormire. Al risveglio, però, una scoperta shockante: non sono più nel 1984, ma nel 1492.

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Il soggetto alla base del film è stato scritto a quattro mani da Benigni e Troisi, con la partecipazione di Giuseppe Bertolucci (che in qualche modo ha "inventato" Benigni al cinema), ma i due comici hanno subito cominciato a ricamarci sopra. Sin dalle prime battute, la pellicola assume i connotati della tenzone comica tra Roberto e Massimo, una gara di improvvisazione tra due pesi massimi della categoria. Memorabile la scena della lettera a Savonarola, che prende chiara ispirazione dalla storica scena di Totò, Peppino e la Malafemmina. Purtroppo la versione disponibile in streaming su Netflix è quella "ridotta", della durata di circa 1 ora e 45, ma rimane comunque un capolavoro da scoprire se non lo avete mai visto o da rivedere se lo aveste già fatto.

Dove vedere in streaming Non ci resta che piangere

Non perdete l’occasione (prima che scompaia dal catalogo): Non ci resta che piangere con Roberto Benigni e Massimo Troisi è disponibile in streaming sul catalogo di Netflix.


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