Report, Sigfrido Ranucci assolto dal caso diffamazione, ma la figlia di Fontana promette battaglia: “Proseguiremo”

Il conduttore Rai e il giornalista Giorgio Mottola sono stati assolti dall’accusa di diffamazione ai danni della figlia del presidente della Regione Lombardia

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Sigfrido Ranucci è stato assolto. "Il fatto non costituisce reato" è la formula della sentenza che ha di fatto scagionato il conduttore di Report e il giornalista Giorgio Mottola, assolti dall’accusa di diffamazione ai danni di Maria Cristina Fontana, avvocato e figlia del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La vicenda, tuttavia, potrebbe non essere finita qua. Scopriamo cos’è successo e tutti i dettagli.

Caso Report, Sigfrido Ranucci assolto: la sentenza del giudice

Il ‘caso’ era scoppiato molto tempo fa, quando in una puntata di Report del 2020 Sigfrido Ranucci lanciò un servizio sul presunto conflitto di interessi legato agli incarichi professionali di Maria Cristina Fontana, avvocato e figlia del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (che era da poco stato travolto dallo scandalo camici e mascherine in piena pandemia). "Negli ultimi anni Maria Cristina Fontana, figlia del Governatore, si è vista assegnare incarichi legali dall’azienda sanitaria Nord Milano, i cui vertici sono stati nominati un anno fa dalla giunta Fontana" scrivevano i canali social ufficiali di Report, sottolineando una connessione tra i numerosi uffici dell’avvocato Fontana dopo la nomina del padre a capo della giunta regionale.

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L’inchiesta di Report costò a Ranucci e al giornalista Giorgio Mottola la querela per diffamazione, con l’accusa di avere generato "un ingiustificato discredito professionale" ai danni di Maria Cristina Fontana all’interno di una vicenda che riguardava solo il padre. La parte civile rappresentata dall’avvocato Fabio Schembri aveva chiesto una provvisionale di 30mila euro, ma la difesa dell’avvocato Alessia Liistro ha sempre sostenuto che il servizio di Rai 3 non avesse travalicato il diritto di cronaca, considerando legittimo il semplice dubbio su un possibile conflitto di interessi. Il giudice Andrea Crema ha infine assolto Ranucci e Mottola a Varese: la sentenza riconosce i fatti contestati ma ne esclude la rilevanza penale, attraverso la formula "perché il fatto non costituisce reato".

Maria Cristina Fontana non si ferma: perché

All’udienza di Varese che ha sancito l’assoluzione di Sigfrido Ranucci e Giorgio Mottola i due giornalista erano assenti, mentre Maria Cristina Fontana era presente e ha fatto sapere tramite il suo legale Schembri che la battaglia legale non si fermerà qui. "Sono stati assolti con una formula che esclude il reato ma non esclude il fatto, il che ci farà proseguire in sede civile" ha dichiarato il suo avvocato dopo la sentenza.


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