Miriam Leone sublime su Netflix: in questa serie noir toglie il respiro

Una thriller psicologico che svela le ombre di una detective tormentata. Miriam Leone è su Netflix in un ruolo intenso, tra verità nascoste e drammi familiari.

Melania Fiata

Melania Fiata

Giornalista

Laureata in Lettere, divoratrice di libri e serie. Scrivo di spettacoli, film e TV.

Dopo il successo su Rai 3 e RaiPlay, arriva finalmente su Netflix una serie crime italiana pronta a catturare l’attenzione di chi ama i thriller psicologici. Ideata da da Claudio Corbucci e con Miriam Leone protagonista, la serie si distingue per la sua intensità emotiva e per la capacità di riservare colpi di scena ai telespettatori. Suspense, tensione, ansia e voglia di sapere come andrà a finire: sono questi gli stati d’animo che dovrete aspettarvi, qualora decideste di guardarla. Di seguito, tutti i dettagli.

Non Uccidere, Miriam Leone protagonista di una serie noir-psicologica ben congeniata

Non Uccidere è una serie crime italiana che vi lascerà di sicuro qualcosa che ricorderete, con Miriam Leone nel ruolo di Valeria Ferro, una giovane ispettore della Squadra Mobile di Torino. Ogni episodio segue un caso di omicidio, spesso legato a drammi familiari intensi, tra gelosia, rancori e segreti nascosti. Ma la vera forza della serie sta nella vita di Valeria fuori dal lavoro: il difficile rapporto con sua madre Lucia, appena uscita di prigione per aver ucciso il marito, mette a dura prova la sua serenità e la sua carriera. Attraverso questo legame complesso, la serie esplora la colpa, la ricerca di sé e la possibilità di perdono, mostrando quanto il passato possa influenzare il presente. Leone dona al personaggio una profondità che poche volte abbiamo avuto modo di notare in altri film o in altre serie: Valeria è tormentata, introversa, ma incredibilmente umana. La sua interpretazione delicata e intensa rende la storia vera, coinvolgente, capace di far riflettere sulle fragilità e la complessità di ogni persona.

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Curiosità sulla serie e dove vederla in streaming

Non Uccidere nasce da un progetto ambizioso della Rai, inizialmente intitolato Delitti In Famiglia. L’obiettivo era esplorare il crimine come conseguenza di rapporti familiari spezzati, più che di criminalità organizzata. Il titolo definitivo, Non Uccidere, assume una sorta di valenza etica e simbolica, riflessa nella protagonista Valeria Ferro. Scritta da un gruppo di sceneggiatori (tra cui Cioce, Fiore, Grasso, Rispoli e Zapelli), la serie si basa su un’accurata ricerca di casi reali e dinamiche psicologiche autentiche, privilegiando il realismo emotivo rispetto al colpo di scena. Dal punto di vista produttivo, è una delle opere più grandi girate a Torino: 19 settimane di riprese, 300 set, 25 location per episodio e oltre 1.500 confronti.

Le riprese si sono svolte in molte località del Piemonte, tra cui Venaria, Stupinigi, la Valle di Susa e le Langhe. Oggi la serie è disponibile su Netflix, dove potrete vederla in streaming, e dove ha raggiunto un pubblico internazionale. Miriam Leone, interprete di Valeria Ferro, ha descritto il personaggio come una donna ferita e solitaria, difficile da comprendere ma affascinante per la sua complessità. Il rapporto con la madre Lucia (Monica Guerritore), ex detenuta, rappresenta il cuore emotivo della trama. Nel tempo, la serie è diventata una delle fiction italiane più apprezzate per qualità, profondità psicologica e modernità.


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