Milo Infante su Garlasco: "I miei dubbi su Stasi e la svolta di Ore 14 Sera". Poi annuncia: "Ho querelato Lovati e Corona"

Il giornalista conferma che il talk andrà avanti anche nell'anno nuovo, e nell'intervista a Libero dice la sua sulla morte di Chiara Poggi: "Manca la verità sull'assassino".

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Il Delitto di Garlasco impazza in Tv e il successo di Ore 14 Sera è innegabile. Da anni la prima serata del giovedì di Rai 2 non riusciva a tenere testa alla concorrenza, e un format dedicato all’informazione sulla rete mancava. Ora, però, la musica è cambiata e a raccontarcelo è proprio il protagonista di questo change, Milo Infante: "Era diverso tempo che, parlando con il direttore Corsini, c’era l’idea di fare una prima serata di questo tipo", ha sottolineato il conduttore in esclusiva a Libero Magazine, svelando anche i suoi dubbi.

"Avevo paura a buttarmi in un esperimento del genere. Per fortuna l’azienda si è fidata di quello che io ho sempre sostenuto dal primo giorno, ossia che l’esperimento avrebbe avuto almeno una possibilità di funzionare in contemporanea con la versione quotidiana". E in effetti nulla di più vero: "Ho detto, ‘Fatemi provare la prima serata ma lasciatemi la quotidiana, vedrete che servirà da traino’. E avevamo ragione", ha aggiunto il giornalista spiegando che proprio lo sviluppo dei temi, l’approfondimento, le energie e le risorse hanno permesso alla versione serale del format Ore 14 di crearsi uno spazio solido e un successo crescente, anche grazie agli approfondimenti su delitti come quello di Garlasco.

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E quindi, dopo le prime 4 puntate estive, ecco il ritorno a settembre e, mentre tutti attendevano una fine tra ottobre e dicembre, la svolta: Ore 14 Sera andrà avanti a oltranza. "Già dalla seconda puntata c’era la volontà dell’azienda di andare avanti tutto l’anno. Ore 14 sera non si fermerà a dicembre, ma dopo la pausa natalizia riprenderà a gennaio". Ed ecco la conferma ufficiale: dopo l’ultima puntata di giovedì 18 dicembre, e un breve stop per le vacanze, Milo Infante riprenderà la sua corsa in prime time nel nuovo anno.

Ma dopo anni di programmi pomeridiani, cosa cambia in prima serata per Milo Infante? I linguaggi e le dinamiche di Ore 14 si modificano in qualche modo?

Posso essere sincero? Non cambia niente. È una domanda che mi hanno fatto in tanti e addirittura c’è stato un critico televisivo, prima che la trasmissione andasse in onda, che disse: ‘Pensate, la Rai vuole mandare in prima serata Milo Infante’. Che sia alle 2 del pomeriggio o alle 9 di sera non cambia molto perché il nostro linguaggio è lo stesso. La sera forse ti puoi concedere qualcosa in più: mentre di giorno stiamo attentissimi a immagini e linguaggio, magari dopo le 23 ecco che una parola diversa può uscire, ma è un’eccezione perché noi ci rivolgiamo al pubblico sempre con la stessa cifra, quella del rispetto.

Ore 14 Sera è seguitissimo anche sui social, dove inizialmente in molti hanno avuto da ridire su ospiti un filo sopra le righe, toni troppo alti e spesso assenza di contraddittorio. Poi le cose sono cambiate: i telespettatori si sono accorti di un cambio di registro e hanno apprezzato. Legge i commenti del pubblico sul web?

In realtà no, ma non è una cosa da snob. Io non sono molto sui social e quando interagisco è perché mi scrivono. Ma nulla accade per caso (dice riferendosi al cambio registro, ndr).. Noi tutti colleghi, abbiamo ripreso in mano il caso Garlasco, e farlo significa studiare migliaia di carte. Giorno dopo giorno è cresciuta in noi una consapevolezza diversa anche rispetto alle prove. Faccio un esempio: quando sono andato a riscoprire la SIT di Andrea Sempio del 2007, ho visto che non gli hanno fatto l’unica domanda che gli andava fatta cioè, ‘Dove eri tu quando Chiara viene uccisa?’. Questo ti porta a interrogarti, e c’è stato anche un momento di scontro con la dottoressa Bruzzone, perché se noi diciamo che l’assassino di Chiara solleva il corpo e lo getta dalle scale, come può non essersi sporcato di sangue? È impossibile. Ed è credibile che Stasi, sporco di sangue, sudato dopo l’omicidio e la corsa in bici, sia arrivato a casa e la prima cosa che fa è accendere il computer per vedere foto porno?

Quindi anche lei ha dubbi per lo meno sulle dinamiche del Delitto di Garlasco?

Per me tutto questo non è credibile. Per lo meno i fatti sono da collocare in maniera diversa. Però io, se a distanza di anni, rileggendo le carte, andando a integrare con le carte nuove, devo dire la mia, a me sembra che questa sia una lacuna enorme, e non nelle indagini ma nelle sentenze, perché loro danno per scontato che l’assassino di Chiara Poggi esca di casa intonso, torni a casa sua e si liberi, non si sa come, di vestiti, scarpe, martello e quant’altro e si metta al computer a guardare foto porno e successivamente a lavorare (alla tesi ndr). Materialmente ti fai una doccia, ma allora dovresti spostare l’orario di 10 minuti. Io non ho la verità in tasca, ma quei 23 minuti non rientrano, andrebbero cambiati esattamente come per Louis Dassilva, lì pure non puoi pensare a un omicidio che sia stato commesso in tre minuti.

Il Delitto di Garlasco è appunto tra i temi caldi, e sono tanti i personaggi che gravitano attorno a questo caso. Tra loro anche Massimo Lovati, censurato anche a Ore 14 per le sue pesanti dichiarazione su Yara Gambirasio fatte a Falsissimo. E sempre da Fabrizio Corona l’avvocato non ha risparmiato neppure lei.

L’avvocato Lovati, intervistato da Fabrizio Corona, ha detto delle cose talmente sgradevoli e oltre ogni limite che in quel momento noi (Ore 14, ndr) abbiamo deciso che non sarebbe più stato nostro ospite. Abbiamo fatto una scelta di cui rivendico la paternità e anche il fatto di essere stato il primo e l’unico coerente a dire che ‘Da noi Lovati non è più un ospite gradito’: primo perché siamo servizio pubblico, e poi perché il pensiero che abbia anche solo potuto lontanamente pensare e dire una cosa del genere è talmente spaventoso che non me la sento di ospitarlo in studio. Al netto anche del fatto che era un po’ che diceva delle cose a cui francamente non si poteva più credere. Questa scelta l’ha poi portato a esprimere quei giudizi poco lusinghieri nei miei confronti, motivo per cui ho querelato sia lui che Fabrizio Corona.

Non le chiedo la sua opinione personale, che può comunque dire, sull’omicidio di Chiara Poggi o se il responsabile del delitto sia ancora da trovare, ma ormai si sarà fatto una sua idea, specie sul perché questo caso sia così seguito.

A marzo titolavano "E se Stasi fosse innocente?". Noi partiamo dal doveroso rispetto delle sentenze e questo fa onore a tutti i nostri ospiti che agli inizi lo sottolineavano sempre e tuttora, anche se lo diamo un pochino più per sottointeso, resta sempre alla base. Per questo, se dovessi esprimere oggi il mio parere personale, dico che ho fortissimi dubbi sulla responsabilità di Alberto Stasi. Però, se vogliamo dire questo, perché ci sono tantissime cose che non tornano, dobbiamo mettere Andrea Sempio sulla scena del crimine, e ad oggi ancora non ce l’hanno messo: non c’è nulla che porti Sempio lì, né un’impronta, né una testimonianza, nulla. Il problema è che non è che ci siano tutte ste prove pure per Stasi…

Uno di loro due è in carcere però…

Sì, perché questo si basa su una perizia finale di Testi che dice che lui non può essere entrato in casa (nella villetta di via Pascoli, ndr) senza sporcarsi le scarpe. E su questo è stato condannato.

E perché c’è tutto questo interesse mediatico?

Perché manca il colpevole. Quando una Procura come quella di Pavia riapre le indagini e indaga per la terza volta il sospettato, che per altro lo era già nel 2007 quando gli contestano pure le telefonate fatte a Chiara, una domanda te la poni. Quindi, se un procuratore come Napoleone, un sostituto come Civardi, magistrati e il nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, che per la terza volta dicono ‘Guardate che forse lui (Sempio ndr) c’entra qualcosa’, e lo indagano per omicidio in concorso o da solo, eh….. è chiaro che la gente dica ‘c’è qualcosa che non va’.

E poi c’è la questione corruzione da sciogliere, che mette in campo la famiglia Sempio e l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti.

Questa è un’ipotesi devastante. Se la famiglia Sempio, e uso un condizionale enorme, ha dato soldi per corrompere significa che si è veramente violentata la sacralità della giustizia. È una notizia terribile, non ci voglio neanche pensare e sto aspettando anche io qualcosa di concreto.

Quante verità ci sono ancora da trovare?

L’assassino. Una sola verità.


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