Laura Pausini, grave lutto in famiglia: è morto lo zio Ettore, travolto da un'auto pirata
Il 78enne è stato travolto e ucciso mentre era in sella alla sua bici: il conducente responsabile è fuggito a tutta velocità e ora è caccia all'uomo.

Un grave lutto ha colpito improvvisamente Laura Pausini e la sua famiglia. Domenica 2 novembre 2025, un’auto ha travolto e ucciso lo zio Ettore mentre era alla guida della sua bici alle porte di Bologna. Il conducente, subito dopo l’impatto, è sparito nel nulla senza soccorrere il 78enne. Immediati i soccorsi che per oltre un’ora hanno cercato di rianimarlo, ma per lui non c’è stato nulla da fare e ora si cerca il pirata che era alla guida dell’Opel Astra vecchio modello che gli ha tolto la vita, per poi andarsene a tutta velocità. L’incidente è avvenuto in via degli Stradelli Guelfi, nel tratto tra Castenaso e San Lazzaro di Savena, un punto molto pericoloso, tanto che i cittadini lo hanno negli anni più volte segnalato, chiedendo fosse messo in sicurezza.
Lutto improvviso per Laura Pausini: un pirata della strada ha ucciso lo zio Ettore
Domenica 2 novembre, un’auto Opel Astra vecchio modello e di colore chiaro, ha travolto e ucciso Ettore Pausini, zio paterno della cantante Laura. L’uomo, 78 anni e originario di Solarolo, era in giro come sua abitudine con la sua bici, in via degli Stradelli Guelfi, nel tratto tra Castenaso e San Lazzaro di Savena, quando una vettura che procedeva in senso contrario lo ha investito per poi scappare ad alta velocità. I testimoni presenti hanno raccontato di aver viso la bici volare e, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi, per lo zio di Laura Pausini non c’è stato nulla da fare.
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Entra nel canale WhatsAppAnche le indagini, coordinate dalla Procura di Bologna, per risalire al proprietario e/o all’autista della vettura, sono partite immediatamente, e i carabinieri stanno esaminando tutti i video delle telecamere comunali e private presenti sul posto. Lo zio Ettore era una persona molto conosciuta: da oltre trent’anni lavorava come barbiere in piazza Azzarita e, dopo aver lottato contro un tumore, era diventato portavoce dell’associazione Onconauti, attiva nella riabilitazione di pazienti oncologici. "Un uomo immenso", lo ha definito Stefano Giordani, presidente dell’ente e amico di lunga data.
