Montalbano, la rivelazione (triste) di Cesare Bocci sulle nuove puntate: “Il giocattolo si è rotto”
L'attore Cesare Bocci, interprete di Mimì Augello nella serie Rai, ha rivelato cosa accadrà davvero all'acclamata fiction tratta dai romanzi di Camilleri. Ecco i dettagli.

Arriva una ‘mazzata’ tremenda per i fan de Il Commissario Montalbano. Nelle ultime settimane si era parlato di un ritorno (possibile) della serie con nuove puntate inedite su Rai 1. A ventilare l’ipotesi era stato lo stesso produttore, Carlo Degli Esposti, con dichiarazioni che facevano ben sperare. Ma adesso uno degli attori della storica serie ha svelato senza giri di parole quale sarà il futuro del racconto tv con protagonista Luca Zingaretti. Vediamo di seguito tutti i dettagli.
Il Commissario Montalbano, l’annuncio clamoroso di Cesare Bocci
Solo pochi giorni fa aveva parlato Carlo Degli Esposti, storico produttore di Palomar e padre della serie sul Commissario. Interpellato sulla possibilità di nuove puntate all’orizzonte, aveva detto: "Ci penso sempre, e sarà lunga…ma Montalbano è eterno!". Dichiarazioni che avevano subito fatto sperare i tanti fan della fiction ambientata a Vigata. Eppure adesso, ad esprimersi in senso contrario è stato un altro volto legato a doppio filo al destino della serie. Si tratta di Cesare Bocci, interprete del memorabile sciupafemmine Mimì Augello.
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Entra nel canale WhatsAppIntervistato da La voce dello schermo, l’attore marchigiano ha tagliato corto così sulla possibilità di nuove puntate: "Non si realizzeranno perché il giocattolo si è rotto e non è aggiustabile. Sono passati anni e non saremmo più credibili interpretando quei personaggi. Senza Alberto Sironi (storico regista, ndr), senza lo scenografo Ricceri, senza Roberto Nobile e Marcello Perracchio è un qualcosa che non riesco a immaginare. È finita. Si è chiuso un ciclo, con lo stesso successo e va bene così".
Il ricordo dell’esperienza sul set di Cesare Bocci
Finora la speranza era che i due ultimi romanzi di Camilleri, Il Cuoco dell’Alcyon e Riccardino (pubblicato postumo), potessero trovare una trasposizione in tv come era accaduto a tutti gli altri libri. Ma le parole di Bocci non sembrano lasciare spazio a fraintendimenti. L’interprete ha però voluto ricordare l’unicità dell’esperienza durata quasi vent’anni sul set di Montalbano. "Un progetto lungo così", ha detto, "e con repliche riproposte continuamente faceva sembrare che stessimo tutto l’anno a girare Montalbano, in realtà non era così. È vero, ti affezioni al personaggio, al gruppo e si creano rapporti che ti accompagnano un quarto di vita. Sono nate e si sono rotte amicizie, ci sono stati fidanzamenti, matrimoni, divorzi, nascite e purtroppo morti. Non rinnego nulla degli anni in Montalbano, se non che si sarebbe potuto finire con un clima più bello".
È chiaro che soltanto nuove dichiarazioni da parte della produzione, o magari dallo stesso Zingaretti, potrebbero ribaltare la situazione. Per ora Il Commissario Montalbano sembra destinato a non tornare più. Ma non è mai detta l’ultima parola.
