Garlasco, la verità di Savu sul delitto: “Chiara Poggi sapeva troppo sul Santuario della Bozzola”
Nel corso della trasmissione Ignoto X, in onda su La 7, il legale del detenuto romeno ha ribadito le tesi clamorose sull'omicidio. Anche Lovati ne aveva parlato. Ecco i dettagli.

Il delitto di Garlasco torna sotto i riflettori con un nuovo scenario inquietante, rilanciato da Flavius Savu, il cittadino romeno che da anni cerca di collegare la tragica morte di Chiara Poggi a una misteriosa trama di abusi e silenzi. Stavolta a parlare per conto di Savu, già finito sotto processo per estorsione aggravata, è stato il suo avvocato Roberto Grittini, che ha ribadito le tesi dell’assistito nel corso della trasmissione di La7 Ignoto X. Ecco che cosa ha detto in dettaglio.
Garlasco, la tesi di Flavius sul delitto di Chiara Poggi
Flavius Savu, condannato a cinque anni di carcere per aver ricattato don Vitali – ex rettore del Santuario della Bozzola – si dice ora disposto a collaborare con i magistrati. Il romeno sta scontando la pena nel carcere di Pavia dal 16 ottobre, e continua a sostenere che esista un collegamento tra la morte di Chiara Poggi e il presunto giro di prostituzione e abusi sessuali, anche su minori, celato tra le mura del Santuario.
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Entra nel canale WhatsAppLe tesi del detenuto sono state recentemente ribadite dal suo legale, Roberto Grittini, nel corso del programma Ignoto X su La7. "Ha ribadito a più riprese e anche recentemente", ha detto Grittini, "non una frase ma un concetto che mi ha sempre espresso, che vi fosse un collegamento tra la morte di Chiara Poggi e quanto lei avrebbe saputo di ciò che accadeva all’interno e nel contesto del Santuario della Bozzola". La vittima del delitto di Garlasco, insomma, avrebbe saputo troppo e sarebbe stata messa a tacere da ignoti.
La versione ribadita da Massimo Lovati
Secondo questa versione, la ‘massoneria bianca’ avrebbe avuto un ruolo occulto nella vicenda, tesi che anche l’avvocato Massimo Lovati, ex legale di Andrea Sempio, era arrivato a sostenere sull’omicidio di Garlasco. Tuttavia, almeno fino ad oggi, gli inquirenti non hanno mai trovato prove a favore di queste ipotesi.
Certo è che dal carcere di Pavia, Savu sembra non voler mollare. Si dice pronto a collaborare, e a rivelare dettagli tenuti segreti fino ad ora. Il suo avvocato nel frattempo ha già avvertito la Procura di Pavia, ritenendo credibile la versione dell’assistito. E non è tutto. Perché il legale di Savu avrebbe ribadito la convinzione secondo cui Alberto Stasi, grande accusato del delitto di Garlasco, sarebbe totalmente estraneo all’omicidio. Resta da capire se le rivelazioni di Savu verranno ritenute degne di un incontro a tu per tu con il detenuto. Oppure il solito, superato stratagemma per attirare attenzione mediatica.
