Garlasco, Lovati furioso a Quarto Grado: "Ci sono mele marce, gli sputerei negli occhi". E Angela Taccia interviene
Quarto Grado si infiamma con un finale di puntata che mescola tensione, accuse e strategie difensive nella lunga vicenda del delitto di Garlasco e sulla posizione di Sempio.

L’ultima parte dell’episodio di ieri sera di Quarto Grado ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Dopo settimane di botta e risposta, polemiche e indagini raccontate passo dopo passo, il caso di Andrea Sempio è tornato al centro della scena con toni accesi e parole che hanno spaccato in due lo studio. Tra l’intervista all’avvocato Lovati e il confronto in diretta con Angela Taccia, la serata si è trasformata in un vero e proprio campo di battaglia dialettico.
Garlasco a Quarto Grado: l’intervista a Massimo Lovati
L’inviata del programma è andata a trovarlo nel suo studio, e da subito il tono è apparso diverso dal solito. Lovati ha parlato a lungo e senza filtri, spiegando che da otto anni porta avanti la difesa di Andrea Sempio con convinzione assoluta: "Ho già metabolizzato, è 8 anni che io ho sposato questa causa nella quale ritengo che lui, Andrea, sia completamente estraneo. E’ innocente sulle carte e sulla mia sensibilità, sull’intuito umano. Siamo uomini. Non è possibile che il mio intuito mi abbia fregato. Se penso davvero che esista un progetto su Jerry la Rana? No, però c’è stato un momento in cui ci ho creduto. Anzi, non dico che ci ho creduto, ma che la cosa mi aveva incuriosito. L’idea in sé non è male eh per gli spettatori che vogliono quel genere di cose". Poi l’avvocato ritorna sul parere verso alcuni colleghi: "Se mi sento una mela marcia dell’avvocatura? Assolutamente no, sono altri delle mele marce: loro che sono consoni, fatturano tutto, si sentono offesi dal mio comportamento e quindi io sono una mela marcia. Se sono pronto ad affrontarli a viso aperto? Sputandogli negli occhi sì! Per me l’avvocatura non è quella di fatturare o non fatturare, è qualcosa di molto più profondo. Non c’entrano i libri contabili e le loro ca**ate". Lovati non ha poi nascosto un velo di amarezza per la fine della sua esposizione televisiva, confessando che le telecamere e le persone incontrate gli mancheranno, ma ha anche assicurato che non si tratta di un addio: "Ho il piano B, piano C. Vi prometto che non è finita qui."
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Entra nel canale WhatsAppLo scontro in studio con Angela Taccia
Dopo l’intervista, la linea è tornata in studio e la tensione si è subito alzata. Carmelo Abbate ha ricordato alcune dichiarazioni dell’avvocato Gallo, che oggi rappresenta Lovati, secondo cui lo scontrino di Sempio sarebbe falso. Parole che hanno irritato Angela Taccia, presente in studio, che ha preferito trattenersi dal commentare troppo, pur sottolineando che si tratta di una dichiarazione gravissima: "Guardate, è meglio che io non proferisca parola su questo, perché ci tengo a rimanere molto calma. E’ un collega e lo affronterà vis-à-vis. Perché è molto grave questo atteggiamento, è una dichiarazione gravissima. Se l’avvocato Gallo avrà qualcosa da dirci… Anche perché vorrei capire cosa sa di Sempio. Vedremo di risolvere la questione tra di noi seriamente". Alla domanda di Gianluigi Nuzzi su un’eventuale querela, Taccia ha risposto con calma, spiegando che preferisce risolvere le questioni tra colleghi, "pacificamente", ma lasciando intendere che non esiterebbe a intervenire se la situazione dovesse degenerare. Un equilibrio difficile da mantenere, in un clima che sembrava ormai sul punto di esplodere.
Garlasco in TV: il nuovo legale di Andrea Sempio interviene
A prendere la parola poi è stato il nuovo avvocato di Andrea Sempio, che ha scelto un tono molto più misurato, quando Nuzzi chiede: "Mi perdoni, quando dice che stima Lovati, lo fa anche per le sue esternazioni mediatiche, lo stima anche perché ha dichiarato di raccogliere in contanti i pagamenti dei suoi clienti?". L’avvocato infatti risponde: "Lo stimo per ciò che ho letto negli atti processuali, ho letto oggi l’incidente probatorio e ho ritenuto opportuni i suoi interventi. Non mi permetto di commentare né le sue esternazioni pubbliche, né quelle del collega Gallo fintanto che non diventino atti processuali. A quel punto non lesinerò i miei commenti. Ora io mi sento tenuto a non rendere pubblica la mia opinione sulle esternazioni di Lovati".
Il finale di puntata ha lasciato più domande che risposte. Da una parte un avvocato che difende la propria idea di giustizia e il proprio operato, dall’altra colleghi che ne contestano i metodi e i toni. In mezzo, la figura di Andrea Sempio, che continua a essere al centro di un caso pieno di ombre. E se Lovati ha promesso che non è finita qui, è difficile pensare che lo scontro si chiuda davvero davanti alle telecamere.
