Garlasco in Tv, l’ultima ipotesi sulla morte di Chiara e il falso alibi di Sempio (secondo Taormina)

Econdo il consulente della famiglia Poggi Chiara non avrebbe avuto il tempo di difendersi: l’avvocato Taormina avanza la sua ricostruzione dei fatti

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Il delitto di Garlasco è costantemente al centro dell’attenzione mediatica del Paese e, a questo punto, tutto (o quasi) è in discussione. In attesa dei risultati delle analisi e delle indagini della Procura di Pavia, infatti, la ricostruzione degli eventi di quel tragico 13 agosto del 2007 è oggetto di nuove ipotesi, con l’intera dinamica che potrebbe ben presto essere ribaltata. Stando alle parole del consulente della famiglia Poggi, tuttavia, Chiara non avrebbe potuto difendersi: Marzio Capra ha infatti smentito la recente ipotesi di un’orario differente. L’avvocato Carlo Taormina, invece, ha presentato la sua ricostruzione dei fatti. Scopriamo cosa hanno detto e tutti i dettagli.

Delitto di Garlasco: il consulente dei Poggi smentisce le ipotesi di difesa di Chiara

Con il passare di vari (e intensi) mesi dopo la riapertura del caso Garlasco la sensazione – come anticipato – è che ormai tutto sia tornato in discussione. Persino l’orario del delitto, infatti, soprattutto nelle ultime ore è tornato al centro del dibattito. L’ipotesi è Chiara Poggi, in quella tragica mattina del 13 agosto del 2007, sia riuscita a difendersi e che quindi sia stata uccisa anche ore dopo rispetto alle 9:35. In attesa della ricostruzione da parte della professoressa Cattaneo, questo scenario andrebbe clamorosamente a rafforzare l’alibi di Alberto Stasi, condannato in via definitiva. Secondo il consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra, tuttavia, si tratterebbe di uno scenario infondato. "Sono tutte indiscrezioni che a mio avviso non sono supportate da alcun elemento tecnico" ha dichiarato Capra a FanPage, aggiungendo: "Chiara Poggi non aveva segni che dimostravano una sua possibile difesa".

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La versione dell’avvocato Taormina: cosa successe a Garlasco

Smentiti i contatti con Andrea Sempio (che, dopo l’allontanamento di Lovati, ha scelto il legale Liborio Cataliotti), anche Carlo Taormina è tornato a parlare del delitto di Garlasco. L’avvocato ha infatti ribadito la sua ipotesi (già pubblicata sui social) presentando la sua completa ricostruzione dei fatti tra le pagine de Il Giornale: "La mia ricostruzione è questa. Sempio era lì insieme a Stasi ma non è l’assassino. È solo una ipotesi la mia (…) Magari Stasi pensava che qualcosa ci fosse tra Chiara e Sempio". Secondo Taormina quel che è certo è l’ormai famoso scontrino del parcheggio di Vigevano non si può definire assolutamente un alibi, anzi. La ‘trovata’ non rappresenterebbe per forza un’ammissione di colpevolezza di Sempio, ma piuttosto un tentativo di fare terminare al più presto le indagini a suo carico (e lo stesso motivo potrebbe avere spinto alla presunta corruzione del pm Venditti).


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