Garlasco in Tv, polemiche dopo Delitti in Famiglia sul caso Poggi: "Cambiate canale". E le ultime news sul caso
Ieri sera, sabato 6 settembre, è andato in onda il documentario sul delitto di Garlasco, ma il risultato è stata una rivolta sui social: ecco perché

Ieri sera, sabato 6 settembre 2025, è stato trasmesso su Nove il documentario Rai Delitti in Famiglia, dove si parlava del caso più discusso degli ultimi tempi, ovvero l’omicidio di Chiara Poggi, trovata morta dall’ex fidanzato Alberto Stasi nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Come spesso è accaduto, durante e dopo la messa in onda della trasmissione, già presentata lo scorso anno su Rai Uno e riproposta in questa stagione estiva, non sono mancate le reazioni sui social, divisi tra chi ha criticato il fatto che è stato scelto di far vedere un documentario ‘vecchio’ – in esso Stefano Nazzi analizza tutti i punti salienti del delitto di Chiara: le indagini, gli errori commessi e il lungo processo giudiziario che vide Alberto Stasi inizialmente assolto e poi condannato in via definitiva -, proprio ora che ci sono stati nuovi sviluppi nel caso e che quindi non ha più senso tornare su certi elementi, e chi ha deciso di cambiare canale perché lo considera un progetto di parte, spegnendo la tv entro i primi 10 minuti di visione.
Tanti gli interrogativi su cosa sia successo quella mattina a Garlasco, ma di certo non è stato Delitti in Famiglia – Il caso Poggi a dare le soluzioni, ma vediamo cosa hanno detto gli utenti sui social nelle ultime ore dopo il documentario.
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Entra nel canale WhatsAppGarlasco, Delitti in Famiglia su Nove: le reazioni social dopo il documentario sul delitto di Chiara Poggi
Polemiche ovunque, soprattutto sui social, in particolare modo quando si parla di Garlasco, e in questo caso si riferiscono tutte al documentario andato in onda sul canale Nove Delitti in Famiglia – Il caso Poggi. Di commenti, infatti, ce ne sono stati moltissimi, tutti decisamente negativi: "#DelittiInFamiglia #Garlasco #Poggi Adesso che ho visto Lei, ho deciso che continuerò la visione di questo speciale anche se completamente di parte come sembra essere", "È un documentario della RAI, l’avevo già visto e avevo già spento dopo pochi minuti", "Guardato per 10 min poi girato subito! Uno schifo!", "Unica voce seria e professionale l’avvocato Bocellari", "Io mi rifiuto di sprecare il mio internet con un programma del genere, e dai commenti che ne vengono fuori, ho capito che faccio più che bene", "Ho iniziato a guardare e poi ho lasciato", "Cambiate canale!", "Guardare oggi "DELITTI IN FAMIGLIA" St.2 Ep.3 " IL CASO POGGI" sul canale ‘NOVE’ mi provoca un’insieme di stati d’animo ma principalmente RABBIA per la sequela di assurdità (Min**iate) che sto vedendo e sentendo. Ma #serenamente attendo l’esito definitivo".
L’ironia poi è onnipresente: "Disagers stasera a #delittiinfamiglia sul 9 c’è un caso che io non ho mai sentito ‘Il caso Poggi’…", "Più che #delittiinfamiglia si dovrebbe chiamare delitti in salsa salmonata". Ma c’è pure chi si lascia andare a riflessioni sul contenuto: "#delittiinfamiglia #Garlasco vabbè questo documentario è vecchio quanto Matusalemme, a vederlo con quello che è emerso ultimamente c’è da riflettere su come sono stati superficiali su più fronti", "Ho guardato solo l’inizio, un riassunto di parte… Alla prima pubblicità ho spento la TV", "In quest’epoca i contraddittori non ci sono più e se ci sono sono finti o per perorare la causa di una parte sola, quella dominante…", "#delittiinfamiglia #garlasco però non potete far vedere un programma che è vecchio di anni con tutti gli errori che hanno riscontrato. Ancora la storia del pigiama, della bicicletta, del sangue sui pedali… siete ridicoli!".
E ancora: "Boicottare certi copioni, è il minimo che possiamo fare", "Sembra che abbiano azionato la macchina del tempo all’indietro… L’autunno in tv sarà questo, purtroppo", "Comunque la puntata è da salvare. Ci sono dichiarazioni che torneranno utili. Da parte dei salmoni, ovvio. Utilissime. E riprese di interni che solitamente non si vedono. Utilissime. #Garlasco".
Le ultime news su Garlasco: tutte le notizia sul delitto di Chiara Poggi
Di davvero importante sul delitto di Garlasco non è emerso granché, però di recente è stata diffusa la notizia che i tempi delle indagini si sono allungati: la perita Denise Albani avrebbe dovuto completare il lavoro sul Dna e sulle impronte rilevate entro metà settembre – le erano stati dati 3 mesi da metà maggio, compresa la sospensione estiva – ma ancora mancano i risultati delle analisi su tali impronte e il confronto tra le tracce biologiche trovate sulle unghie di Chiara Poggi e il Dna di Andrea Sempio, attualmente l’unico indagato nell’inchiesta bis sul delitto di Garlasco. Quindi la Albani molto probabilmente dovrà chiedere una proroga (che dovrebbe essere di almeno un mese) e per questo potrebbe slittare anche l’udienza con i consulenti fissata per il 24 ottobre. In ogni caso, l’indagine non dovrebbe durare più di 18 mesi complessivi. Anche i tempi per la relazione del medico legale Cristina Cattaneo potrebbero essere più lunghi del previsto: il suo lavoro attualmente è tenuto sotto il più completo riserbo dalla Procura, ma si parla sempre più insistentemente della riesumazione della salma di Chiara.
Al di là dei tempi più lunghi, pare ci siano anche nuovi elementi riguardanti il caso. A riferirli in un video su YouTube è stato Marco Gregoretti, esperto giornalista di cronaca e di giudiziaria, che si è detto certo della svolta nel delitto. "In questo momento, o se non in questo momento, fra pochi minuti, in procura a Pavia, c’è un gruppo di testimoni che potrebbe dare la svolta definitiva alla soluzione dell’omicidio della povera Chiara Poggi. Testimoni oculari che per tutti questi anni si sono portati dentro questo groppone. Perché lo hanno fatto? Perché avevano paura. Perché sono stati avvertiti e avevano paura. Non sono ragazzini, sono persone adulte e testimoni oculari del fatto", ha detto il giornalista che inoltre ha lanciato un piccolo indizio a tal proposito: il nome Steven. Al momento si tratta di "sommarie informazioni testimoniali (Sit)" e dobbiamo tenere conto che per adesso la Procura di Pavia non si è espressa in merito a questi presunti testimoni oculari, quindi non resta che attendere una conferma o smentita della notizia.
