Garlasco in TV, l'avvocato di Lovati: "Noi possiamo risolvere il caso di corruzione. Ma non faremo il loro gioco"
A Mattino Cinque si torna a parlare del caso Garlasco e delle presunte irregolarità nelle indagini. L’avvocato Gallo annuncia mosse decisive insieme a Lovati.

Il caso Garlasco continua a muoversi tra vecchi silenzi e nuovi sospetti. Ogni dichiarazione riaccende una vicenda che sembra non trovare mai pace. Nella puntata di stamattina di Mattino Cinque, l’avvocato Gallo, legale di Lovati, ha riportato il dibattito al punto più alto, con parole che hanno scosso la trasmissione e riacceso l’attenzione sui presunti episodi di corruzione legati all’inchiesta bresciana.
Mattino Cinque: l’intervento di Gallo e la risposta alle critiche
L’avvocato Gallo è tornato a parlare dopo giorni di silenzio, raccontando la sua versione e rispondendo a chi ha messo in dubbio il suo ruolo. "Quando sono stato chiamato per Lovati, sono state dette tante cose per delegittimarmi", ha spiegato. "È inutile che diciate che io sia stato mandato qui dai boss della ‘Ndrangheta. Su questo processo bisogna dire la verità, e finché ci sarò io la verità verrà detta". Il legale ha poi fatto capire che i prossimi giorni potrebbero essere cruciali: "Io e Lovati risolveremo il caso di corruzione. Ma non chiederemo di essere ascoltati prima, altrimenti faremmo il gioco degli altri. Aspetteremo che parlino loro e poi ci faremo sentire noi". Una frase che ha lasciato intendere che qualcosa di importante potrebbe muoversi a breve, anche se per ora le posizioni restano coperte da un silenzio prudente.
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Entra nel canale WhatsAppIl nodo del "pizzino" e i soldi scomparsi secondo Giuseppe Brindisi
Giuseppe Brindisi ha ricordato come già nel 2020 i carabinieri avessero segnalato anomalie su Sempio, ma senza che le indagini avessero trovato un vero seguito: "Venditti non aveva assolutamente letto l’informativa", ha sottolineato in diretta, "Non analizzò tutte le novità che i carabinieri nel 2020 già evidenziarono, soprattutto in capo a Sempio".
Nel corso della puntata, Panicucci e Gallo hanno toccato uno dei punti più discussi: il foglietto trovato a casa di Sempio, con cifre e annotazioni che hanno acceso i sospetti. "Se Giuseppe Sempio ha scritto quelle cose nel pizzino, sicuramente qualcuno gliele avrà dette", ha osservato Panicucci, "Qualcuno gli ha fatto credere che per quelle somme il caso potesse essere archiviato". In studio è stata poi mandata in onda una vecchia telefonata tra i genitori di Sempio, nella quale si sente citare il nome del procuratore Venditti mentre si parla di pagamenti "Di importi superiori ai 3000 euro, che non si possono pagare in contanti". E a quel punto De Rensis si è chiesto: "Perché sul foglietto si parla di 20-30 mila euro? E come mai si fa riferimento a somme così alte?". Brindisi ha aggiunto che la madre di Sempio "disse di aver raccolto e speso circa 60 mila euro, ma le indagini dimostrano che non tutto quel denaro è finito agli avvocati. Quindi chi ha percepito la parte mancante?".
Il caso di corruzione pronto ad esse risolto da Lovati
Prima di chiudere il collegamento, Gallo ha voluto lanciare un ultimo messaggio, diretto e senza giri di parole, con una stoccata alla famiglia Sempio riguardo le dichiarazioni della madre di Andrea sul suo assistito: "Voglio dire alla madre di Sempio che Lovati non si può comprare solo con un paio di bicchierini". Una battuta che racchiude l’irritazione, ma anche la convinzione di chi sostiene di avere ancora molto da dire.
