Garlasco, De Rensis gelido su Sempio in TV: "Qui uno mente. È un missile”. Poi la bordata su scontrino e testimone

Ospite a Storie italiane, l'avvocato di Stasi non fa sconti ad Andrea Sempio, e lancia una stoccata sul caos scontrino: ecco cosa è successo in TV.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

L’avvocato di Alberto Stasi torna in televisione e commenta con tono glaciale le ultime novità sul caso Garlasco. Le sue parole attaccano, precise e pungenti, riaccendendo l’attenzione su un dettaglio chiave e su un testimone che potrebbe cambiare tutto.

Caso Garlasco, focus sul caso scontrino e l’alibi di Sempio

Il delitto di Garlasco torna a far discutere. A distanza di anni, il caso che sconvolse l’opinione pubblica si arricchisce di nuovi particolari e di dichiarazioni che non passano inosservate. Nella recente puntata di Storie Italiane, su Rai 1, è intervenuto Antonio De Rensis, storico legale di Alberto Stasi, chiamato a commentare le ultime indiscrezioni sul presunto testimone che avrebbe smentito l’alibi di Andrea Sempio. Secondo quanto riportato dai quotidiani, gli inquirenti che indagano su Sempio per presunto concorso nell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco avrebbero individuato un nuovo testimone, finora mai ascoltato. Questo testimone, nel verbale, avrebbe dichiarato di essere a conoscenza diretta del fatto che il tagliando del parcheggio fu consegnato a Sempio da un’altra persona, escludendo quindi che sia stato lui, alle 10:18 del 13 agosto 2007, a prelevarlo direttamente dal parchimetro.

Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp

Entra nel canale WhatsApp

Le parole taglienti di De Rensis a Storie Italiane

Con il suo consueto aplomb, l’avvocato non si è lasciato trascinare dal clamore mediatico, ma le sue parole hanno lasciato il segno: "Se lo scontrino risulterà falso, questo non sarà un boomerang, ma un missile". Una frase netta, pronunciata con calma, ma capace di far percepire tutta la gravità della situazione. De Rensis ha ricordato che fornire una documentazione falsa non è un dettaglio trascurabile, ma una prova "molto grave a carico". E anche se ha ribadito che le verifiche sono ancora in corso, il messaggio è apparso chiaro: la questione dello scontrino non può più essere liquidata come un semplice particolare.

Il nuovo del testimone e la versione di Andrea Sempio

Secondo le ultime ricostruzioni, un supertestimone avrebbe smentito l’alibi di Sempio, sostenendo che il famoso scontrino non apparterrebbe né a lui né alla sua famiglia. De Rensis, pur mantenendo una posizione prudente, ha lasciato intendere quanto il nuovo sviluppo possa pesare: se confermato, aprirebbe uno squarcio importante su una delle pagine più controverse del caso. In studio, il legale ha sottolineato con freddezza: "Uno fra Cassese e Sempio mente", evidenziando che, se fosse l’indagato ad aver mentito, si tratterebbe di una circostanza "molto grave". Quella frase ha lasciato il segno. Nessun attacco diretto, ma un equilibrio calcolato, in cui ogni parola sembra misurata per lasciare un effetto preciso.

L’affondo finale di De Rensis

De Rensis ha poi toccato anche il tema delle intercettazioni e delle presunte anomalie nei vecchi atti investigativi, ricordando come solo di recente siano emersi dettagli fino a poco tempo fa inaccessibili. Eppure, dietro le sue parole si è percepita una linea sottile di distacco e diffidenza verso le versioni fornite in passato. Infine, il legale ha invitato tutti alla prudenza: "Siamo in una fase dinamica, e noi sappiamo solo un millesimo di ciò che stanno facendo le procure". Ma a dispetto del tono misurato, la sensazione è che dietro la sua calma si nasconda un messaggio chiaro: la verità sul caso Garlasco potrebbe ancora cambiare, e chi ha mentito dovrà presto fare i conti con le proprie parole.


Potrebbe interessarti anche