Garlasco in Tv, l'amico di Andrea Sempio spara a zero: “Stasi attirò l'attenzione, lasciate perdere le indagini del 2008”

Intervistato a Lo Stato delle Cose di Massimo Giletti, Roberto Freddi ha ripercorso alcune incongruenze del caso Poggi, dallo scontrino all’interrogatorio

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Il delitto di Garlasco continua a fare discutere e, ovviamente, a ritagliarsi spazio in tv. Ieri lunedì 6 ottobre 2025 si è tornati a parlare dell’omicidio di Chiara Poggi anche a Lo Stato delle Cose, condotto da Massimo Giletti su Rai 3. Nel corso della puntata un inviato del programma ha intervistato Roberto Freddi, amico dell’epoca di Andrea Sempio, che non ha usato troppi giri di parole per dire la sua sul caso. Scopriamo cosa ha detto e tutti i dettagli.

Delitto di Garlasco, parla l’amico di Andrea Sempio Roberto Freddi

Dopo l’ex pm Mario Venditti e i due ex carabinieri, il delitto di Garlasco si arricchisce di un nuovo ‘protagonista’ con l’intervista a Roberto Freddi, intervistato ieri a Lo Stato delle Cose. Vecchio amico di Andrea Sempio, l’uomo ha raccontato la sua versione dei fatti senza mezzi termini. "Quali carte? Se sono quelle del 2008, lasci perdere" ha spiegato Freddi all’inviato del talk show condotto da Massimo Giletti, lasciando intendere come le prime indagini condotte nel 2018 non siano da considerare attendibili: "Ma non lo sa che hanno verbalizzato che io ho fatto 10 minuti di interrogatorio? Ma secondo lei è sensato?".

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Il signor Freddi ha anche detto la sua sull’ormai famigerato scontrino che scagionerebbe il suo amico dell’epoca Andrea Sempio, lanciando un nuovo scenario. "Non mi parli dello scontrino, per piacere. Ma è possibile che non lo capisce nessuno? Non è un alibi, è un indizio" ha dichiarato l’uomo, spiegando che ai tempi si sarebbe dovuto ricorrere ad altri mezzi per provare l’innocenza di Sempio: "Da quello scontrino si deduce che c’era un parcheggio a pagamento. Dove li trovi? In periferia o verso il centro? E vuole che un comune come Vigevano non abbia installato delle telecamere per il controllo della città? Oppure che un’attività non abbia telecamere e non l’abbia ripreso?". Freddi ha infine raccontato come, secondo lui, l’attenzione mediatica abbia giocato un ruolo fondamentale: "Loro sono partiti da lì perché chi è adesso in carcere, indipendentemente che abbia torto o ragione, se l’è andata a cercare. Si è attirato un’attenzione negativa contro e quindi sono andati dritti per quella strada. Non sto dicendo che è stato Alberto Stasi. La domanda che mi faccio è: ‘Perché proprio Andrea?’. Non è l’unico amico di Marco, ci sono io, gli altri".

La reazione dei social all’intervista di Freddi

In giorni particolarmente infuocati intorno al dibattito sul delitto di Garlasco, ovviamente, le parole di Roberto Freddi non hanno lasciato il popolo del web indifferente. In tanti hanno sottolineato la presenza della madre dell’uomo ("Un altro di 40 anni che si fa intervistare con la mamma affianco?"), in tantissimi hanno discusso sulla sua intervista ricca di spunti: "Oggi non ci sono novità salienti se non l’Intervista a Freddi che, come giustamente abbiamo notato tutti, ha detto più cose lui in 3 minuti che tutta Garlasco in 18 anni", "Hai capito Freddi come le spara le bordate al suo amico… ‘Non è un alibi, è un indizio…’" si legge sui social, o ancora: "L’amico dice a mio parere tre cose molto interessanti: 1-Stasi ha attirato su di sé le attenzioni 2-Sempio non era l’unico amico di Marco 3-Finalmente stanno facendo quello che non hanno fatto 18 anni fa".


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