Francesca Albanese, la bordata di Luca e Paolo a diMartedì: “Che strana idea di democrazia”. E Augias ci mette il carico

Il duo comico, utilizzando ironia e sarcasmo, ha criticato in maniera pungente l’ultimo avvenimento che ha visto protagonista la giurista italiana.

Debora Manzoli

Debora Manzoli

Scrittrice ed editor

Scrittrice, copywriter, editor e pubblicista mantovana, laureata in Lettere, Cinema e Tv. Ha due libri all’attivo e ama la scrittura alla follia.

Nella puntata di ieri di diMartedì di Giovanni Floris su La7, Luca e Paolo hanno aperto la serata con la loro consueta parodia, durante la quale hanno portato sul piccolo schermo gli ultimi avvenimenti politici e di attualità utilizzando sarcasmo e ironia. A catalizzare l’attenzione è stato in particolar modo il passaggio dedicato alla giurista italiana Francesca Albanese, la quale premiata dal sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, ha contestato il suo discorso: scopriamo di più.

Luca e Paolo su Francesca Albanese: "Che strana idea di democrazia"

"Il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, stava premiando Francesca Albanese, in un teatro pieno di persone di sinistra quindi di brave persone innamorate della democrazia, per quello che lei ha detto e fatto per la causa palestinese. Quindi Massari con la stava contestando, la stava premiando. Ma, ad un certo punto, augurandosi la fine dei massacri, Massari ha detto che si augurava anche la liberazione degli ostaggi israeliani, che sono delle persone, non dei numeri. Sono persone sequestrate, alcuni di loro sono dei cadaveri, delle persone presumibilmente morte. […] A questo punto la folla protesta e solo l’Albanese può placarla. A quel punto però la tragedia si trasforma in falsa perché arriva il perdono", hanno affermato Luca e Paolo raccontando a diMartedì quanto accaduto durante la premiazione di Albanese.

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"Io il sindaco non lo giudico, lo perdono, però sindaco mi deve promettere che questa cosa non la dice più", afferma la giurata italiana Francesca Albanese nel video mandato in onda. Immediato il successivo commento di Luca e Paolo: "E il sindaco adesso è di nuovo dei nostri, di quelli dalla parte giusta della storia. Come se la storia non ci avesse insegnato che le parti giuste non erano poi così tutte indiscutibilmente giuste. E poi, attenzione, perché questa è una cosa piccola, minuscola, ma il povero sindaco doveva aderire completamente alla causa, anche nella terminologia e questo è un segnale pericoloso. Perché, nel frattempo, ci siamo dimenticati di quella cosa che ci aveva fatti innamorare della democrazia: la possibilità di esprimersi. Anzi, la necessità che ci sia qualcuno che contraddice il sentire comune".

Poi la pungente conclusione dei due comici: "Che strana idea di democrazia in quel teatro, che strana forma di democrazia anche andarsene davanti a chi dice cose contrarie alle tue, poi Albanese si è giustificata che doveva andare via, poi ha detto che Segre non è lucida quando parla di Palestina. A noi Segre sembra molto più lucida di altri, e Albanese non è stata educatissima".

diMartedì, Augias su Francesca Albanese: "Sconfina nel fanatismo

Sempre a diMartedì, anche Corrado Augias ha poi commentato la vicenda che ha visto protagonisti Francesca Albanese e il sindaco di Reggio Emilia: "Voglio dire per quello che conta, le parole del sindaco sono impeccabili. La liberazione degli ostaggi, la fine delle ostilità, sono quelle che fanno parte, tra l’altro, della trattativa ufficiale impostata in quello sventurato paese. La reazione della dottoressa, perché è una giurista, sicuramente dentro alle faccende del Medio Oriente, è stata una reazione impropria che sconfina nel fanatismo".

QUI è possibile vedere l’intervento completo di Luca e Paolo a diMartedì


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