Fiorello chiude le porte a Sanremo 2026: "Sono troppi, non lo rifaccio con Conti"
Rosario Fiorello durante il Festival dello Spettacolo ha spiegato perché non tornerà al Festival di Sanremo, spiegando che farlo senza Amadeus non sarebbe bello.

Fiorello mette la parola fine all’ipotesi di un ritorno al Festival di Sanremo. Dopo cinque edizioni vissute da protagonista accanto ad Amadeus, lo showman siciliano ha spiegato perché non affiancherà mai Carlo Conti nella prossima avventura dell’Ariston. L’occasione è stata la giornata conclusiva della prima edizione del Festival dello Spettacolo, evento interamente dedicato alle diverse anime dell’intrattenimento, ospitato al Superstudio Più di Milano.
Fiorello chiude a Sanremo 2026, c’entra Amadeus
"Dopo 5 Festival non lo farei. Per rispetto verso Amadeus, non lo potrei fare. Conti è una persona straordinaria, e lui stesso lo sa. E non sarebbe giusto anche per chi lo guarda vedermi sempre lì", ha dichiarato Fiorello durante una lunga chiacchierata-show condotta da Aldo Vitali, direttore di TV Sorrisi e Canzoni. Sul palco, a sorpresa, è salito anche Fabrizio Biggio, il suo partner radiofonico nella popolare trasmissione Viva Rai2!.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsAppCon la sua consueta ironia, Fiorello ha aggiunto: "Mai dire mai, ma credo che ormai con l’alluce rigido e i malanni vari può bastare così". Una battuta che ha strappato risate e applausi al pubblico presente, confermando ancora una volta la sua capacità di alternare leggerezza e sincerità.
Durante l’incontro, Fiorello ha anche riflettuto sui cambiamenti della televisione italiana e sulla difficoltà di riproporre oggi il grande varietà: "Pensa fare adesso uno show di tre ore, a che ora lo inizio? Alle 23? Finirebbe alle sei del mattino! Non si può. Ogni cosa è figlia del suo tempo. Se oggi il pubblico guarda Affari Tuoi o La Ruota della Fortuna e si diverte, va benissimo così".
Lo showman è stato tra i protagonisti più acclamati del Festival dello Spettacolo, ricevendo tre Telegatti, uno per ciascun colore storico del celebre premio, a testimonianza della sua carriera unica e poliedrica.
Fiorello difende Sinner
Nel corso della mattinata, Fiorello ha anche commentato le polemiche attorno a Jannik Sinner, schierandosi con decisione in difesa del tennista italiano: "Sono tutte brutte e sbagliate le polemiche sulla sua italianità o sulla residenza a Montecarlo. È dell’Alto Adige, parla con quell’accento lì, io sono siciliano e ho il mio. L’Italia è bella proprio per questo".
Appassionato di tennis, Fiorello ha ricordato di aver conosciuto Sinner nel 2020, proprio durante il suo primo Sanremo con Amadeus: "Andai a Bordighera, all’accademia di Riccardo Piatti. Passai una giornata con Jannik ed era già incredibile. Piatti mi disse: ‘Diventerà il numero uno’. E aveva ragione".
Fiorello ha concluso il suo intervento con orgoglio e un sorriso: "Oggi abbiamo il numero uno al mondo, ed è italiano. Vederlo giocare con la bandiera tricolore basta e avanza".
Tra nostalgia, ironia e affetto per il mondo dello spettacolo, Fiorello ha confermato di voler lasciare Sanremo nel passato, come un capitolo chiuso con successo, ma anche con rispetto per l’amico Amadeus. Un addio definitivo al palco dell’Ariston, forse, ma non certo alla passione per l’intrattenimento.
