Enrico Vanzina, la vedova di Carlo condannata: dovrà dargli 391mila euro. I motivi della battaglia legale

Il noto regista ha vinto il processo contro la moglie del fratello defunto, che ora dovrà restituire somme significative prestate in precedenza al marito

La famiglia Vanzina è senza alcun dubbio una delle famiglie più conosciute e significative del cinema italiano, con i fratelli Enrico e Carlo Vanzina che, come sceneggiatori, registi e produttore, nei tanti anni di carriera hanno contribuito a creare buona parte della storia del nostro cinema. Dopo la morte di Carlo, avvenuta nel 2018, Enrico Vanzina ha però intrapreso una battaglia legale contro la famiglia del fratello, chiedendo la restituzione di un prestito fatto in precedenza. Oggi è arrivata la sentenza ufficiale del Tribunale di Roma che ha decretato la vittoria del regista: scopriamo di più.

Enrico Vanzina vince il processo contro la cognata Lisa Melidoni

Dopo la morte del fratello Carlo Vanzina, il regista Enrico Vanzina ha richiesto alla cognata Lisa Melidoni la restituzione di un prestito fatto in precedenza al fratello, e quest’ultima ha deciso di denunciarlo facendolo finire sotto inchiesta per tentata truffa. La questione è passata dunque al Tribunale che, proprio oggi, ha annunciato la sentenza definitiva decretando la vittoria di Enrico Vanzina.

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Il Tribunale di Roma ha dunque condannato la vedova di Carlo Vanzina, ovvero Lisa Melidoni, e le figlie Isotta e Assia, alla restituzione della somma complessiva di 391.846 euro, ovvero l’insieme dei prestiti che, tra il 2016 e il 2018, Carlo Vanzina avrebbe ottenuto dalla società di famiglia per far fronte a necessità personali e familiari. Oltre a questo, le dirette interessato dovranno anche far fronte alle spese processuali e quelle relative agli interessi legali. Si chiude quindi la disputa iniziata nel 2020 che ha diviso una delle famiglie più significative del cinema italiano.

Vanzina, le tappe della battaglia legale

Ad oggi, la moglie di Carlo Vanzina e le figlie detengono il 45% della società International Video 80, Enrico Vanzina detiene il 40% e il restante 15% è diviso tra altri soci. Partendo da questo presupposto, dopo la morte del fratello Carlo, Enrico Vanzina ha richiesto la restituzione dei prestiti che la società aveva fatto al fratello anni prima.

Di contro, la cognata Lisa Melidoni, davanti a questa richiesta, ha denunciato Enrico Vanzina per truffa. Il giudice per le indagini preliminari ha poi archiviato definitivamente la posizione del regista, il quale a sua volta ha però deciso di querelare la cognata per calunnia, procedimento tuttora in corso.

In altre parole, la battaglia legale interna alla famiglia Vanzina si è giocata su due livelli, quello civile e quello penale. Il Tribunale ha dunque deciso di dare ragione a Enrico Vanzina grazie a diversi elementi che hanno contribuito a rafforzare la posizione del regista.

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