Garlasco, le nove prove contro Sempio cambiano l’indagine. E Lovati non molla: “Pedofilia”

La posizione del 37enne indagato per l’omicidio di Chiara Poggi è cambiata, ma il suo ex avvocato non ha dubbi su quello che sarà l’esito del processo

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Le indagini sul delitto di Garlasco sono tutt’altro finite e, anzi, la sensazione è che stiano emergendo sempre più dettagli destinati ad aggiungersi un quadro già molto complicato. Le nuove prove contro Andrea Sempio ha indubbiamente cambiato la posizione del 37enne vigevanese, unico indagato per l’omicidio di Chiara Poggi. Secondo il suo ex avvocato Massimo Lovati, tuttavia, il processo si chiuderà col proscioglimento. Scopriamo perché e tutti i dettagli.

Delitto di Garlasco le prove conro Andrea Sempio: la situazione

Il caso Garlasco è lontanissimo dall’archiviazione anche e soprattutto a cause delle nuove prove contro Andrea Sempio, il cui ruolo è tornato prepotentemente al centro del dibattito per quanto accaduto prima delle indagini del 2017. Sotto la lente d’ingrandimento, infatti, ci sono ora i contatti tra la famiglia di Sempio e gli inquirenti, e in particolare modo con Federico Soldani e Mario Venditti. Il primo – uno dei legali che assistette Sempio – avrebbe passato delle carte riservate ottenute dal comandante dei carabinieri Silvio Sapone dietro il pagamento di 2000 euro, e proprio i soldi sono al centro anche dell’inchiesta su Venditti, il procuratore che archiviò le indagini su Andrea ed è ora indagato per corruzione. I contatti con Sapone e anche il ruolo di Luciano Garofano (ex consulente dei Sempio) dimostrate dai tabulati telefonici sono prove che si aggiungono al DNA compatibile col ‘profilo Y’ omessa dalla relazione del tempo, il silenzio dei legali e le dimissioni dello stesso consulente.

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La versione di Massimo Lovati e il pronostico sul processo

Nonostante la posizione del suo ex assistito sia mutata dopo la revoca del suo mandato difensivo, Massimo Lovati si è detto sicuro su quello che sarà l’esito del processo Garlasco e il futuro di Andrea Sempio. Intervenuto a Storie Italiane di Eleonora Daniele su Rai 1, l’ex avvocato del 37enne vigevanese indagato per l’omicidio di Chiara Poggi ha spiegato il suo pronostico: "Proscioglimento di Sempio e richiesta di revisione di Stasi, dopo tutto questo casino non possono mica chiedere l’archiviazione". Lovati ha anche ribadito la sua ipotesi su quanto accaduto il 13 agosto del 2007 nella villetta di via Pascoli, a Garlasco, rafforzando la pista del killer: "Io ho parlato di un’organizzazione criminale internazionale, dedita alla pedofilia e al commercio degli organi umani. Nulla a che vedere con il prestito di soldi". Infine la ‘frecciata’ alla difesa di Sempio, costretto a sottoporsi a degli esami antropometrici a Milano: "Non avrei mandato Sempio all’esame antropometrico (…) non è nel mio stile collaborare con l’accusa, a meno che non mi obbligano. È l’ennesimo addobbo dell’albero di Natale".


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