Delitto Garlasco, Giletti punge i Sempio: "Parlano solo con loro, ci filmano pure". E De Rensis ironico: "Sono estasiato..."
Nella puntata de Lo Stato delle Cose, si torna all'indagine su Giuseppe Sempio per corruzione, con frecciate di Giletti e De Rensis e minacce: cosa è successo

Nella nuova puntata de Lo Stato delle Cose, condotta da Massimo Giletti, in prima serata su Rai 3, lunedì 3 novembre 2025, non manca il blocco sul delitto di Garlasco. Questa volta il conduttore si concentra sull’indagine aperta nei confronti di Giuseppe Sempio, padre di Andrea, per corruzione dalla Procura di Brescia. In questa occasione l’avvocato Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, tira fuori il pungiglione per difendere il suo assistito, e lo stesso fa il conduttore, ma parlando della famiglia Sempio. Infine, gli inviati del programma provano a parlare con l’avvocato Federico Soldani, uno dei tre legali di Sempio nel 2017, ma non finisce benissimo: arrivano anche i carabinieri. Ecco cosa è successo nella puntata del 3 novembre 2025 de Lo Stato delle Cose e le ultime novità sul delitto di Garlasco.
Garlasco a Lo Stato delle Cose, puntata 3 novembre 2025: cosa è successo
Anche la puntata de Lo Stato delle Cose si apre con la notizia del padre di Andrea Sempio, il signor Giuseppe, indagato per corruzione. Massimo Giletti ci mostra subito un video in cui gli inviati del programma tentano di intervistare l’uomo, ma con scarsi risultati: prima Giuseppe Sempio evita di rispondere alle domande, poi la moglie Daniela Ferrari riprende con il cellulare il giornalista mentre prova a saperne di più sulla verità dietro all’ipotesi della Procura di Brescia. E’ vero o no che Giuseppe Sempio ha corrotto l’ex Procurato aggiunto di Pavia Mario Venditti per far archiviare velocemente l’inchiesta sul figlio Andrea aperta nel 2017? La linea torna in studio e Giletti punge: "Vorrei capire come mai con noi non parlano mai, ma parlano sempre e solo con un certo tipo di programmi, è una roba curiosa (il riferimento a Quarto Grado è palese. Tra l’altro, la scorsa settimana il conduttore aveva svelato che Mediaset non gli aveva voluto fornire i materiali video relativi ai Sempio, come l’audio in cui Giuseppe aveva detto che i 20/30 euro non potevano essere 20mila/30mila euro, ndr). E adesso ci filmano pure". Poi si rivolge all’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, chiedendogli se sia possibile che l’uomo abbia fatto tutto da solo, sempre nel caso che l’ipotesi della corruzione si rivelasse vera. L’avvocato risponde: "I soldi partono, arrivano, ma spesso transitano". Il conduttore conclude: "Transitano, ma dove non lo so".
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Entra nel canale WhatsAppSuccessivamente, Massimo Giletti parla del fatto che i carabinieri del comando provinciale di Milano hanno chiesto di fare un’analisi dei tabulati telefonici di Scoppetta, Spoto, Sapone, gli uomini intorno a Venditti, "retrodatando addirittura di sei anni, quasi come nelle indagini sul terrorismo". Subito dopo il conduttore ci mostra un video in cui si vede Venditti fuori dal Tribunale di Brescia, che però non proferisce parola in merito alla sua posizione, né su Giuseppe Sempio quale indagato.
In studio, l’avvocato De Rensis commenta: "Più un’indagine è capillare, più è garantista nei confronti di un indagato. Noi abbiamo visto indagini che hanno portato persone in galera che escludevano, in questa indagine invece non escludono nulla". Si passa a parlare del "pizzino" con scritto "X 20. 30. euro" e De Rensis dice che quel "‘Per’ è la parola che cambia il senso a tutta la frase". Poi aggiunge che ad averlo colpito è anche che "nelle intercettazioni telefoniche si parla di 30mila/40mila euro". A questo punto Giletti lo blocca: "Fermo, perché qualcosa non torna", e ricorda che davanti ai Magistrati Giuseppe Sempio ha parlato di 20mila/30mila euro, facendolo mettere a verbale: "E’ incredibile".
Garlasco, il ruolo degli avvocati di Andrea nell’indagine per corruzione: "Sempio non era stato nemmeno interrogato"
In seguito, parlando del ruolo degli avvocati in questa storia, coloro che, a detta dei Sempio, avrebbero preso i famosi 60mila euro ritirati in contanti nel 2017, il conduttore fa sentire un’intercettazione tra l’avvocato Federico Soldani e Andrea Sempio, dove quest’ultimo sembra preoccupato per l’arrivo dell’ex maresciallo Giuseppe Spoto. Nell’intercettazione, Soldani gli dice: "Presumo che lui venga a chiederti se confermi quello che ti ha detto. Teoricamente potrebbe essere solo una richiesta di conferma per poi procedere, come mi aveva detto il ‘PM’, con la richiesta di archiviazione". Giletti commenta: "Dice esattamente l’opposto, situazioni che non tornano veramente incredibili. Sembra che abbia parlato col PM, che abbia saputo dell’archiviazione, ma c’è pure un piccolo particolare: fino a quel giorno Sempio non era stato nemmeno interrogato, neanche il mago Otelma potrebbe fare una roba del genere".
L’inviato de Lo Stato delle Cose, poi, prova a parlare direttamente con l’avvocato Federico Soldani, recandosi al suo studio per chiarire se veramente non avesse preso i soldi, come sostiene anche il legale Simone Grassi, ma l’ex difensore di Sempio non la prende affatto bene e minaccia la querela: "Mi state facendo diventare la vita un inferno. Io vi denuncio! Sono stufo. E’ violazione della mia vita privata". "Chiama i carabinieri, questa è violazione di domicilio!", dice all’avvocato Grassi, che è con Soldani nello studio. Dopo l’intervento di Simone Grassi – dice che parleranno solo con le autorità competenti per raccontare la loro verità nel caso venissero chiamati dai PM -, arrivano i carabinieri sotto lo studio di Soldani e gli inviati de Lo Stato delle Cose gli forniscono i documenti.
Poi si parla delle dichiarazioni di Giuseppe Sempio rilasciate all’inviata di Quarto Grado venerdì scorso. Il conduttore si sofferma sui dispositivi sequestrati e sulla risposta dell’indagato per corruzione, che dice di non ricordarsi se all’interno di tali device possa esserci qualcosa che non ha mai raccontato pubblicamente e che al momento ne stanno parlando in famiglia perché la questione della corruzione è "una cosa che non si capisce". Il giornalista Piero Colaprico, presente via collegamento video, difende i Sempio, dicendo che questa famiglia è solo "rimasta schiacciata in questa storia", e l’avvocato De Rensis ironizza: "Sono rimasto affascinato dal garantismo del Dottor Colaprico. Quando lo sento parlare del garantismo degli altri tranne Stasi, io sono estasiato perché lui ha un garantismo intermittente: quando c’è Stasi, salta fuori che è un membro della sacra inquisizione". "Questa è la mia modesta opinione, posso avere il diritto di pensiero Dottor Colaprico?", dice l’avvocato nel momento in cui il giornalista ribatte con un "no, questo è sbagliato".
