Valerio Mastandrea conquista l'Italia in soli Cinque Secondi, le recensioni sono entusiastiche
L'ultimo film dell'attore romano sta ricevendo il plauso dalla critica, che ne loda la delicata analisi sul senso di colpa dei padri sulle nuove generazioni

Paolo Virzì e Valerio Mastandrea dal 30 ottobre sono di nuovo al cinema con Cinque Secondi, pellicola che sta raccogliendo favori e pareri entusiastici dalla critica e nelle varie recensioni. Il regista toscano prende due attori da lui molto apprezzati, appunto Valerio Mastandrea e Valeria Bruni Tedeschi, e li pone in una tragicommedia che ruota attorno a un padre (Mastandrea) convinto di aver fatto qualcosa di imperdonabile.
Di cosa parla Cinque Secondi?
Adriano (Mastandrea) è un burbero avvocato che, dopo un tragico evento che gli ha stravolto la vita, ha deciso di ritirarsi a vivere quasi da eremita in campagna. Rinchiuso nel suo dolore, si trova a dover fare i conti con un gruppo di ragazzi che occupa la villa di fronte a lui, decisi a ridare vita a una vigna per poi condividere il raccolto con la gente del posto. Nella vita di Adriano arriva quindi un insperato bagliore portato dalla giovinezza, che si unisce a quello saltuario dato dalle visite di Giuliana (Bruni Tedeschi), socia del suo studio legale e innamoratissima di lui. E che, come Adriano, serba un segreto.
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Entra nel canale WhatsAppPlauso dalle recensioni e social entusiasti per Cinque Secondi di Paolo Virzì con Valerio Mastandrea
"Un film delicato e intenso", dice Luana su Facebook. "Un bel film,tanti temi oltre alla disabilità,un crescendo di emozioni, bellissime ambientazioni oltre alla bravura di Mastandrea. Da vedere" concorda Tabba. "Stupendo. Fa bene agli occhi e all’anima", chiosa Valeria. Insomma, guardando un po’ sui social, il sentimento è pressoché unanime: Cinque Secondi ha fatto centro. A colpire sembra essere soprattutto la delicatezza con cui Virzì e Mastandrea affrontano determinati temi, come il confronto generazionale e il senso di ribellione dei giovani riguardo al sistema e alle convenzioni sociali.
Lo stesso Francesco Bruni, che ha curato la sceneggiatura assieme a Paolo e a suo fratello Carlo, elogia il lavoro fatto sui propri profili social: "Il film di Paolo è una meraviglia. Lo dico da regista, non da sceneggiatore (del film). E Valerio Mastandrea è indimenticabile". Paolo Virzì è quindi riuscito a trattare argomenti enormi senza scadere nella paternalistica, offrendo invece una commedia che si assapora per tutte le due ore della sua durata.
